OLIMPIADI | Farfalle, che bronzo! Ancora una medaglia per Martina Centofanti, figlia di Felice

Ancora una splendida medaglia. E va bene che sia di bronzo. L’Italia cala il poker di podi ai Giochi Olimpici nel concorso generale a squadre di ginnastica ritmica.
Come riporta il sito del Coni, dopo il secondo posto di Atene 2004 e i terzi posti di Londra 2012 e di Tokyo 2020, infatti, il team delle Farfalle composto da Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Daniela Mogurean e Laura Paris si è aggiudicato la medaglia di bronzo alla Porte de la Chapelle Arena di Parigi 2024, bissando il risultato ottenuto tre anni fa in Giappone.
Le azzurre si sono garantite l’accesso nella finale a otto grazie al secondo punteggio più alto messo a referto nelle qualificazioni (69.350), inferiore solamente a quello della Bulgaria (70.400). Nell’ultimo atto, quindi, hanno esordito totalizzando 36.100 punti ai cinque cerchi per poi chiudere in bellezza con lo score di 32.000 nell’esercizio misto con i tre nastri e le due palle. La formazione tricolore ha terminato la sua prova con un totale di 68.100, finendo alle spalle soltanto della Cina (69.800) e di Israele (68.850). Per l’Italia Team si è materializzata la 37ª medaglia di questa rassegna a cinque cerchi, con cui è riuscita a superare le spedizioni di Los Angeles 1932 e Roma 1960.
MARTINA E IL ‘MITO’ DI FELICE Martina Centofanti e un cognome… pesante. Soprattutto per gli amanti del pallone, anche di fede biancoscudata. La farfalla plurimedagliata è infatti figlia del calciatore che fece infiammare gli stadi italiani: da San Siro al Barbera, passando… anche per l'Euganeo. Felice Centofanti, eclettico esterno, giocò anche per il Padova: arrivò in Serie C2 e lasciò il Biancoscudo in C1 dopo aver conquistato una storica promozione. In totale 66 le presenze e 23 i gol: ma soprattutto una presenza iconica che aiutò a riportare entusiasmo attorno al Calcio Padova. “Grazie a Martina mi sono disintossicato dal calcio” dichiarò Felice in un'intervista di qualche anno fa. Si può solo immaginare la gioia per il nuovo traguardo conquistato dalla figlia.