Paralimpiadi di Parigi al via: cinque atleti padovani a caccia di medaglie, ecco chi sono FOTO
Tutto pronto a Parigi per la 17esima edizione delle Paralimpiadi: per la prima volta nella storia si disputano nella capitale francese, pronta ad accogliere oltre 4.400da ogni parte del mondo. Gli italiani saranno 141 (70 donne e 71 uomini): la delegazione più ampia di sempre, con ben 26 atleti in più rispetto a Tokyo 2021. Dal Veneto, è partita una truppa composta da 19 atleti impegnati nelle più diverse discipline. Cinque di loro sono padovani: ecco i loro profili e le loro gare.
FRANCESCO BETTELLA Nuotatore italiano, campione del mondo nei 50 metri dorso S1, Francesco Bettella, padovano di 35 anni, è alla sua quarta Paralimpiade. È un atleta tetraplegico, prevalentemente stileliberista e dorsista di livello internazionale tesserato con l'Associazione Sportiva Civitas Vitae Sport Education di Padova. “E' stato un anno molto intenso e credo di essermi allenato al meglio per partecipare alla quarta Paralimpiade. Sogno un'altra medaglia, ma anche se non arrivasse sarei felice lo stesso”. Il suo palmares a cinque cerchi: 2020 Tokyo (JPN), 3° 50 dorso, 3° 100 dorso; 2016 Rio de Janeiro (BRA), 2° 50 dorso, 2° 100 dorso; 2012 Londra (GBR), 5° 200 stile libero, 7° 100 stile libero. Abbiamo incontrato Francesco Bettella prima della partenza per Parigi: QUI il servizio TG Padova.
LUIGI BEGGIATO Nuotatore italiano, bronzo agli europei 2024, Luigi Beggiato è alla sua seconda Paralimpiade. Cittadino di Vo', 26 anni, è spinto dal suo paese dei Colli Euganei: “Questo straordinario risultato si aggiunge ai tanti traguardi e vittorie raggiunti da lui negli anni ed è il frutto di grandissimo impegno, sacrificio e dedizione”: la dedica dei compaesani prima della partenza di Parigi. Compete nei 100 stile libero S4, 200 stile libero S4, 50 stile libero S4 e nelle staffette. Affetto da una diparesi spastica sin dalla nascita, della fatica fa tesoro. “Ti fa godere di più i risultati - ha dichiarato Beggiato - In generale lo sport ti fa capire che, nonostante la disabilità, si può avere una vita normale fatta di obiettivi e nuovi traguardi”.
ANDREA BORGATO Atleta di tennistavolo, disciplina che pratica fin da bambino. Lo sport è diventato uno strumento per il miglioramento della propria condizione psico-fisica, dopo che a 23 anni ha riportato una tetraplegia per un incidente automobilistico. “Il tennistavolo è uno sport molto tecnico e vario, cambia a seconda dell'avversario che hai di fronte - ha raccontato - Mi piace e mi piace il fatto che parte dei risultati dipendono dall’approccio mentale, ma detesto quando perdo". E' alla sua quarta Paralimpiade. Questo il suo palmares a cinque cerchi: 2020 Tokyo (JPN), quarti di finale a squadre, quarti di finale individuale; 2016 Rio de Janeiro (BRA), quarti di finale individuale; 2012 Londra, 1° turno individuale, quarti di finale a squadre.
STEFANO TRAVISANI Arciere, punte di diamante della Nazionale para-archery. Di origine lombarda, vive nel padovano da anni. "La disabilità va in primis accettata, poi mostrata con orgoglio". A Stefano lo sport ha tolto tanto, perché la sua paraplegia è dovuta a un incidente nel 2015 in sella alla mountain bike. Però… "Quando tutto sembra finito, è proprio là che comincia la storia". Dice oggi Stefano Travisani, consapevole come lo sport stesso gli abbia anche restituito molto. E' alla sua seconda Paralimpiade: a Tokio 2021 ha vinto l'argento nel mixed team. Due volte campione del mondo a squadre, due volte medaglia d'argento; due volte secondo agli Europei, per quattro volte terzo.
FRANCESCA TARANTELLO Triatleta, padovana di 22 anni: ipovedente dalla nascita, Francesca ha imparato subito a reagire e a non considerare la disabilità un limite. Al triathlon ha cominciato a dedicarsi, e appassionarsi, due anni e mezzo fa. Oggi è il fulcro delle sue giornate. "Competiamo in due ma siamo un tutt’uno, la mia guida e io - ha detto - Lei è i miei occhi e mi guida al meglio durante i percorsi. Tra noi si sta creando un legame molto forte che va al di là della competizione: feeling e fiducia reciproca sono fondamentali per ottenere risultati importanti". Ha già collezionato un primo posto ai mondiali di categoria e un secondo posto agli Europei. E' alla sua prima Paralimpiade. Tanta attesa e un solo timore: nuotare nella Senna. Abbiamo incontrato Francesca Tarantello prima della partenza per Parigi: QUI il servizio TG Padova.
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