Francesco Bettella ricevuto al Quirinale dal Presidente Sergio Mattarella
Francesco Bettella per la terza volta è stato ricevuto al Quirinale per la cerimonia della riconsegna della bandiera. Dopo Rio e Tokyo, l’azzurro tesserato con la società padovano Civitas Vitae Sport torna a Roma per incontrare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, forte della quinta e sesta medaglia vinte alle Paralimpiadi di Parigi 2024. “Questo è sempre un appuntamento importante per noi – commenta Bettella -, che testimonia i grandi traguardi che siamo riusciti a raggiungere. Entrare al Quirinale è sempre un’emozione e per me un grande onore salutare il Presidente Mattarella per la terza volta nella mia carriera. Oltre ad essere il Presidente della Repubblica, Mattarella è una persona verso cui nutro una grande stima personale”.
Il grande rispetto di Bettella per il Presidente è dovuto al grande impegno che ha sempre dimostrato verso lo sport paralimpico, lo stesso Presidente era presente a La Defensè mentre Francesco conquistava la prima medaglia di bronzo nei 100 dorso S1: “Mattarella è sempre stato molto vicino al movimento paralimpico – afferma - e ha sempre dimostrato grande sensibilità nel promuovere lo sport. Tutti noi siamo molto affezionati al Presidente”.
È stata occasione per celebrare le 40 medaglie delle Olimpiadi (12 delle quali d'oro rispetto alle 10 della scorsa edizione di Tokyo) e le 71 delle Paralimpiadi. Di queste ultime 2 portano il marchio di Padova grazie a Francesco Bettella, alla sua quarta partecipazione ai Giochi: bronzo nei 100 dorso S1 e argento nei 50 dorso S1.
Queste le parole di Mattarella durante la cerimonia nel Salone dei Corazzieri: "I primi complimenti sono per aver fatto meglio di Tokyo. Era difficile per il livello già raggiunto allora e per le Paralimpiadi lo era ulteriormente, considerata la crescita di partecipazione da ogni parte del mondo. Nell'Olimpiade colpisce che l'Italia abbia raccolto ogni giorno medaglie per così tanti giorni consecutivi, una cosa inimmaginabile nella prassi dei Giochi. Il fatto di essere l'unico Paese a riuscirci è davvero motivo di soddisfazione. Potremmo fare un bilancio di questi due grandi eventi di sport che avete vissuto e che abbiamo vissuto con voi, ne risalta l'eccellente stato di salute dello sport italiano. È emersa la qualità delle nostre due squadre e le conferme continuano, come dimostrano le vittorie di Ganna e Affini nei Mondiali di Ciclismo. Le medaglie sono dovute a un movimento sportivo in salute e in crescita costante, crescita da sostenere in ogni modo".
Presenti al Quirinale anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e il presidente del Comitato italiano Paralimpico, Luca Pancalli. “Non avevamo promesso nulla all’atto della consegna della bandiera, ma sapevamo di aver lavorato bene – afferma Luca Pancalli -. Siamo andati oltre le aspettative con due medaglie in più di Tokyo e il sesto posto nel medagliere. È il risultato migliore di sempre, un successo straordinario. Gli italiani si sono appassionati e innamorati dei Giochi Paralimpici. Lo sport può aiutare un Paese a diventare migliore. E la presenza alla Cerimonia di Apertura del Presidente Mattarella è stato un grandissimo riconoscimento della dignità di ognuno di noi. È stata un’edizione rivoluzionaria dei Giochi, la ricorderemo per sempre per la sua presenza”.