Basket di Redazione , 03/07/2024 12:28

BASKET | La Virtus Padova ringrazia e saluta Michele Ferrari dopo sei anni

Michele Ferrari
Michele Ferrari

La Virtus Padova, dopo sei bellissime stagioni vissute insieme, saluta e ringrazia Michele Ferrari. Il giocatore friulano, approdato a Padova nell’estate 2018, nella prossima stagione non vestirà la maglia neroverde.

Con la maglia della città che, negli anni, è diventata la sua seconda casa, Michele Ferrari ha accumulato 177 presenze con oltre 2400 punti e 1200 rimbalzi. Cifre che, stagione dopo stagione, hanno fatto di lui il punto di riferimento in campo per staff e compagni di squadra. Sempre pronto a stringere i denti e lottare per la squadra, come nei Play-In contro Monfalcone del 2022/2023 e, più recentemente, nei Play-Out di quest’anno, sin dal suo arrivo nel 2018 aveva presto fatto breccia nel cuore dei tifosi neroverdi per le sue qualità umane, oltre che tecniche.
Sul parquet il numero 14 neroverde si è sempre dimostrato un grande professionista oltre che il leader tecnico dei roster agli ordini di Coach Rubini prima e Coach De Nicolao poi. Nei sei campionati di Serie B disputati in maglia Virtus, le sue doti di leadership si sono estese anche al di fuori del rettangolo di gioco, diventando un secondo capitano e pilastro dello spogliatoio neroverde al fianco di capitan Schiavon.

Michele Ferrari ha voluto salutare così quella che per sei stagioni è stata la sua Virtus Padova: “Sono arrivato a Padova sei anni fa quasi per caso, dopo un'annata complicata e un'estate difficile. Da subito, però, la Virtus mi ha accolto a braccia aperte, trasmettendomi grande energia e voglia di rivalsa. La famiglia Bernardi, la dirigenza e tutto lo staff tecnico mi hanno fatto percepire fiducia, calore e grande entusiasmo. Ingredienti fondamentali perché io potessi esprimermi al meglio e fare miei questi colori, difendendoli con orgoglio e senso di appartenenza. Ho passato sei anni in neroverde, un’eternità per un giocatore professionista. Ci sono stati molti momenti esaltanti e alcuni, com'è normale, deludenti, ma mai si è venuto a scalfire il legame e la stima reciproci, con persone che ormai per me sono diventate amici e non solo compagni, allenatori o dirigenti. Ho mille ricordi in campo e soprattutto fuori, che mi accompagneranno per sempre e che conserverò gelosamente nella memoria. È tutto questo che, sono convinto, più mi mancherà: i legami forti e duraturi che ho creato vanno oltre la pallacanestro e forse sono la parte che mi rende più orgoglioso. Ho sempre tentato di essere il professionista e il giocatore migliore possibile, ma soprattutto ho cercato di farmi apprezzare come persona, come compagno, come istruttore.”. 

“Sarà molto difficile lasciare tutto all'improvviso ma nella vita succede che le strade si dividano - conclude l’ormai ex numero 14 neroverde -. Con un legame così importante, però, sono certo che non potrà mai esserci un addio. Ora diventerò il primo tifoso neroverde, sempre pronto a sostenere la squadra che tanto amore e orgoglio mi ha trasmesso e per cui ho sempre dato tutto. Mi mancherete. Forza Virtus, sempre!" . 

Con parole piene di gratitudine il DG neroverde Nicola Bernardi commenta così: “Quello di Michele è un saluto che, come quello a capitan Schiavon, dispiace fare, anche se siamo certi si tratti sempre di un arrivederci e mai di un addio. Ferrari in campo è sempre stato un punto di riferimento esemplare sia a livello di gioco che per le qualità umane che ha sempre trasmesso nel rappresentare i colori neroverdi. Il legame che, negli anni, ha creato con compagni di squadra, staff e società superano e vanno a impreziosire le cifre che ha fatto registrare sul parquet. Così come Federico Schiavon, anche lui ha testimoniato il modello di sportivo e persona che tutti i giovani dovrebbero prendere come punto di riferimento. In queste sei stagioni è stato davvero un esempio virtuoso che ha rappresentato al meglio i valori che noi, come società, vogliamo trasmettere e per questo non possiamo che ringraziarlo, augurando anche a lui il meglio per il prosieguo della sua brillante carriera.”.