Super Mario Gargiulo: Gol? Punto alla doppia cifra. Il mio idolo è Hamsik e il mio sogno è...
Super Mario. Sconfigge i mostri e fa avanzare di livello il Cittadella. Conquista gettoni a suon di gol: 8 in questa stagione. E' la storia di Mario Gargiulo, 25enne centrocampista del Cittadella. Bravo ragazzo di Napoli che, a 13 anni, è salito al Nord, sponda Brescia, per inseguire un sogno.
Mario, ti aspettavi questo exploit realizzativo?
Sinceramente, no. Anche se, pure in allenamento, ad inizio anno ho cercato molto la determinazione sotto porta. Il mio obiettivo personale è di arrivare alla doppia cifra.
E' un traguardo da attaccante.
Sì, pensavo sempre, negli anni passati, che mi inserivo bene ma concludevo poco. Da quest'anno cerco la porta molto più spesso. Quando uno crede molto in se stesso, i risultati arrivano.
Il gol più bello?
Forse quello col Pisa, il destro non è il mio piede. Ma anche il gol col Brescia, dai 25 metri.
Hai un sogno calcistico?
Come tutti i calciatori, mi piacerebbe mettermi a confronto con i migliori e giocare in serie A, giocare in una big, e vestire la maglia della nazionale. Ho degli obiettivi alti e pretendo molto da me stesso. Da napoletano, mi piacerebbe vestire la maglia della mia città. Ma mi affascinano molto anche l'Inter e il Milan.
A 13 anni hai lasciato la tua città per trasferirti a Brescia e fare la trafila delle giovanili in Lombardia.
Da quando ho iniziato a giocare a calcio, ho fatto tanti provini. Mi scartavano perchè mi dicevano che ero bravo, ma troppo 'cicciottello'. Poi è arrivata la chiamata del Brescia ed è stato bellissimo. I miei all'inizio non volevano. Ero giovane. Ma era una cosa che volevo con tutto me stesso. Mi sono trasferito lì da solo. Vivevo in un convitto. Con me c'erano il portiere Alessio Cragno, Falasco e Gori.
Qual è il tuo giocatore di riferimento?
Quando ero piccolo mi piaceva molto Hamsik, anche perchè giocava al Napoli. Mi piaceva molto Gerrard.
Cosa ti manca di Napoli?
Mi manca tutto: la mia famiglia, il calore della gente che quando ti vede ti abbraccia. Ora ci vado poco. Sono fidanzato con una ragazza bresciana. Quindi passo molto più tempo a Brescia che a Napoli. Si chiama Elisabetta. I miei gol sono per lei.
La Serie A potrebbe arrivare a Cittadella.
E' un obiettivo che la società si pone da molto tempo. Dirigenza e allenatore fanno esprimere la squadra nel migliore dei modi. Se giochiamo come abbiamo fatto col Chievo, possiamo toglierci tante soddisfazioni.