Cittadella di Marco Campanale , 26/02/2022 10:36

Okwonkwo e il 'doping': ecco cos'è successo veramente

Orji Okwonkwo
Orji Okwonkwo

Quando si pensa al doping, si pensa alle punturine vietate, magari a delle pasticche prese per aumentare le proprie prestazioni fisiche. Stavolta, invece, c’entra il dolore. E non è solo quello che, in queste ore, sta provando Orji Okwonkwo, nigeriano in forza al Cittadella, di proprietà del Bologna, finito al centro di un inimmaginabile ciclone giudiziario dopo lo stop cautelare deciso dal Tribunale Nazionale Antidoping (leggi l’articolo). La vicenda è nata dal dolore e, pare, da una semplice pomata, usata per farlo passare.

UN PROBLEMA AL GINOCCHIO. La punta nigeriana, anni fa compagno di Oshimen nella nazionale Under 17 africana, da quando è arrivato a Cittadella ha accusato forti dolori al ginocchio. La società granata, per tutelare il giocatore, definito dal dg Marchetti un “talento in grado di fare la differenza nonostante il problema fisico”, ha preparato programmi di allenamento differenziati apposta per lui: piscina, palestra, riposi più lunghi rispetto al resto della squadra. Nonostante tutto questo, il dolore non passava. Per questo, secondo quanto appreso, il giocatore, desideroso di vedere la luce in fondo al tunnel, avrebbe usato per 3 volte una pomata, forse consigliatagli da un amico africano. La pomata, non riconosciuta dalla medicina ufficiale, conterrebbe delle sostanze proibite che, dopo le applicazioni, sarebbero finite in circolo nel sangue del giocatore. 

INGENUITA’. “Orji è un ragazzo buono. Bisogna conoscere la sua storia. In questo momento è più che dispiaciuto per questa vicenda. In questo momento è distrutto dal dispiacere ma ha voglia di chiarire tutto. La sua è stata una semplice ingenuità, commessa per  riuscire a risolvere il problema al ginocchio, problema che, peraltro, non è passato. Per questo non ha giocato a Lecce. Siamo preoccupati, ma contiamo che la vicenda possa risolversi. Non siamo abituati ad affrontare questi problemi. Magari la vicenda è stata dipinta in maniera più grande di ciò che è in realtà. Il ragazzo è seguitissimo. Abbiamo fatto anche molte cure per il tendine rotuleo. Umanamente dispiace per lui”. Queste sono le parole del dg del Cittadella, Stefano Marchetti

CONSEGUENZE. Il giocatore e la società granata attendono le controanalisi: nel frattempo l’attaccante non potrà scendere in campo contro il Frosinone domani. La vicenda potrebbe risolversi in una bolla di sapone, questa è la speranza dei tifosi del Cittadella e della società della città murata. 

 

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