Bisoli, il Cosenza, il Vicenza, ma anche un po' il Padova: storia di un intreccio speciale VIDEO
Nemmeno uno sceneggiatore professionista alle prese con la stesura della trama di un film d’azione ricco di colpi di scena avrebbe potuto immaginare un finale così ricco di intrecci per la serie B di calcio e in particolare per Padova e provincia. Tra gli attori protagonisti una vecchia conoscenza biancoscudata, Pierpaolo Bisoli, l’allenatore di Porretta Terme, l’ultimo da queste parti a regalare ai tifosi la gioia smisurata della promozione in serie B nel 2018 senza dover nemmeno passare per l’agonia dei playoff. 63 punti bastarono all’epoca per tornare tra i cadetti, roba da non credere visto che l’anno scorso con 79 e quest’anno con 85 Ronaldo e compagni sono rimasti giù dal primo treno costretti a ritentare la sorte coi playoff.
Ora Bisoli siede sulla panchina del Cosenza: subentrato a metà febbraio a Roberto Occhiuzzi, che a sua volta aveva preso il posto di Marco Zaffaroni i primi di dicembre, l’allenatore emiliano è riuscito a portare a casa 16 punti in 15 partite trascinando la squadra calabrese, ripescata la scorsa estate in B dopo l’esclusione del Chievo, dalla zona retrocessione al quintultimo posto, ai playout. Come ci è riuscito? Vincendo l’ultima partita, e qui sta l’intrigo in salsa padovana, contro il Cittadella di Edoardo Gorini allo stadio “Marulla” grazie al gol al 65’ di Zilli, approfittando contemporaneamente della sconfitta dell’Alessandria in casa contro il Vicenza. Alessandria che nel 2021 riuscì a scippare la serie B all’ultimo rigore al Padova e se ne torna dunque in C dopo un solo campionato, Vicenza che è un’altra ex squadra di Bisoli che sarà ora sua avversaria negli spareggi per non retrocedere, di scena giovedì 12 maggio alle 20.30 a Vicenza e venerdì 20 maggio sempre alle 20.30 a Cosenza.
Pur non avendolo visto all’opera direttamente, possiamo ben immaginare quali sono le corde che Pierpaolo Bisoli ha toccato nella squadra calabrese per spingerla oltre i suoi limiti, per farle gettare il cuore oltre l’ostacolo. A Padova lo abbiamo conosciuto come un allenatore dalla personalità molto spiccata, dalla grinta esagerata. La sera in cui i suoi giocatori si ritrovarono alla Guizza per seguire AlbinoLeffe-Reggiana, la sfida che decideva a posteriori la promozione del Padova, lui si presentò solo alla fine. Preferì soffrire a casa, salvo poi lasciarsi portare giustamente in trionfo e riempire di complimenti la sua squadra.
A Padova l’anno successivo fu esonerato per far posto a Claudio Foscarini, dopo 6 partite di interregno del nuovo allenatore, caratterizzate da 5 sconfitte e una sola vittoria, fu poi richiamato ma a fine stagione non arrivò perché fu nuovamente esonerato per far spazio all’allenatore della Primavera Matteo Centurioni. A fine stagione arrivò una tristissima retrocessione di cui Bisoli non si sentì di portare fino in fondo la croce, dicendo che, fosse rimasto lui fino alla fine, forse quel Padova ce l’avrebbe fatta.
Quella storia non può più essere riscritta ormai, ma ora Bisoli ne può scrivere un’altra a mille chilometri di distanza, sulla panchina di quel Cosenza che può spedire giù il Vicenza e conquistare un altro anno di permanenza in serie B. GUARDA IL VIDEO