Cinque gol incassati, zero reti segnate. La fotografia del Cittadella al Picco di La Spezia è impietosa, non lascia adito a dubbio alcuno: crisi nera era e crisi nera continua ad essere in casa granata. Gli errori che hanno portato alla nona sconfitta stagionale e all’ultimo posto in classifica a soli 13 punti, in coabitazione con il Südtirol, evidenziano limiti di ogni natura: tecnico-tattici certo ma anche di mentalità, di approccio alla gara. Gara chiusa dallo Spezia già nel primo tempo, terminato 3-0 per gli spezzini: il primo sigillo al 34’ quando Kastrati salva con l’aiuto della traversa su Bertola ma nulla può sul colpo di testa di Francesco Pio Esposito che insacca l’1-0. Il raddoppio al 41’ è pure fortunato: è lo stesso Kastrati a mettere il pallone dietro le sue spalle intercettandolo con la testa dopo la respinta del palo. Non è finita: prima del duplice fischio c’è ancora il tempo per il tris, su calcio di rigore: Branca aggancia in area il piede di Candelari e per il direttore di gara non ci sono dubbi. Dagli undici metri si presenta Esposito, stavolta Salvatore, ed è 3-0 Spezia.

Nella ripresa il poker arriva al 53’ e il protagonista è ancora Salvatore Esposito, con la complicità della barriera del Citta che si apre e di Piccinini che devia il pallone quanto basta per spiazzare Kastrati. Il Cittadella è attonito, pietrificato e al 67’ incassa anche il gol di Wisniewski per la manita dello Spezia. La situazione è sportivamente drammatica dalle parti dell’Alta: urge inversione di tendenza, immediata, decisa, per evitare una retrocessione che sembra ormai scritta. 

Nel VIDEO il servizio curato per il Tg Biancoscudato