Non può che metterci la faccia e allargare le braccia, mister Dal Canto, dopo il 5-1 subìto al Tombolato per mano del Südtirol. Il tecnico del Cittadella dice che fatica a trovare le parole per commentare un simile rovescio anche se “il primo tempo non lasciava presagire una sconfitta simile” e che l'andamento della gara “pareva in equilibrio e portare ad uno 0-0”. 
E invece, dal 58', ecco tre gol in meno di tre minuti. Tre sberle “che avrebbero mandato ko anche un toro” ha detto Dal Canto, giustificando i suoi così: “Quando succedono queste cose è spiegabile che chi è in campo molli: subentrano i cattivi pensieri, può succedere di tutti”. Poi, da responsabile della squadra il tecnico non può che guardare negli occhi gli interlocutori e dire: “Chiedo scusa a nome di tutti”. 

"NON CI SI SALVA SE…" Continua Dal Canto: “Dobbiamo trovare la maniera di non fare figure sciagurate come quella contro il Südtirol: è vero che in casa manca un aspetto fondamentale, e che ci facciamo imporre dagli avversari il loro ritmo. Abbiamo provato di tutto: vuol dire che c'è qualcosa che non va. Il problema Tombolato è di natura psicologica”. Il tecnico si dice consapevole di dover trovare l'approccio giusto per affrontare questo aspetto con la squadra “altrimenti diventa tutto un colabrodo”. Come? “Arrivando in maniera più leggera alla gara contro il Sassuolo". Contro la capolista, lanciatissima verso la Serie A sarà difficilissimo fare punti ma il Cittadella ci deve provare. “Togliamoci dalla testa che la salvezza arrivi solo per i punti fatti fuori casa: è impossibile, non è mai successo nel calcio. Dobbiamo invertire la rotta: magari correggendo un atteggiamento o trovando un modo per sentirsi più coesi in campo”. Nel VIDEO un estratto della conferenza stampa post Cittadella-SüdTirol.