Cittadella di Redazione , 22/05/2025 13:28

SERIE B | Brescia deferito per illeciti amministrativi: ecco cosa cambia per i playout

Cellino in un’intervista
Cellino in un'intervista

Il Procuratore Federale, a seguito di segnalazioni della Co.Vi.So.C., ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare il Brescia che milita in Serie B per una serie di violazioni di natura amministrativa. Massimo Cellino ed Edoardo Cellino, rispettivamente presidente e consigliere delegato del club lombardo sono stati deferiti per non aver ritualmente assolto agli obblighi di versamento, entro il termine del 17 febbraio 2025 di quota parte delle ritenute Irpef e dei contributi Inps, relativi alle mensilità di novembre e dicembre 2024 e gennaio 2025, ed entro il termine del 16 aprile 2025 delle ritenute Irpef e di quota parte dei contributi Inps relativi alla mensilità di febbraio 2025.

La società è stata deferita a titolo di responsabilità diretta per le violazioni disciplinari ascritte ai propri legali rappresentanti pro-tempore nonché a titolo di responsabilità propria.
    Deferito anche il Trapani in Serie C. L'ad Valerio Antonini e il procuratore Vito Giacalone sono stati deferiti per le identiche motivazioni del Brescia. La società è stata deferita a titolo di responsabilità diretta.

 

BATTAGLIA LEGALE. n attesa di affrontare il percorso con la giustizia sportiva il Brescia calcio accelera sul fronte penale. Il club di Massimo Cellino, accusato di indebita compensazione e a rischio penalizzazione in classifica e quindi retrocessione in Serie C, ha denunciato la Alfieri spv srl, società da cui ha acquistato i crediti di imposta oggi ritenuti inesistenti. A darne notizia è oggi il Giornale secondo il quale la società ha denunciato anche l'ex dg Luigi Micheli e il commercialista bresciano Marco Gamba che avrebbero avvallato l'operazione.

Gli avvocati di Cellino - che in sede di giustizia sportiva hanno deciso di non farsi sentire in audizione a Roma ma di depositare memoria scritta e che non intendono patteggiare - scrivono nero su bianco di "dover ragionevolmente far fronte nell'immediato alle contestazioni rappresentate dall'Agenzia delle Entrate onde scongiurare la nefasta ipotesi dell'esclusione dalla partecipazione al prossimo campionato calcistico, con tutte le intuibili conseguenze che ne deriverebbero sia in termini di operatività aziendale, di danno reputazionale e, non di meno, di disastroso impatto nel tessuto sportivo e sociale della città di Brescia".