Moro? Mi ricorda Van Basten: Mister Pedriali ci racconta la punta padovana che segna a raffica

Possiamo subito esagerare? Se sì, se concesso, allora iniziamo già a chiamare Luca Moro come il cigno di Monselice. La suggestione è gentilmente fornita da Massimo Pedriali, allenatore attualmente alla Primavera della Spal, ma con un passato in biancoscudato. Era infatti l'estate del 2016 quando il tecnico arrivò nel Padova da poco ritornato tra i professionisti per guidare l'Under 15. E tra i giovanissimi biancoscudati riusciti a resistere alla diaspora dopo la discesa tra i dilettanti, anche l'attaccante oggi sulla bocca di tutti: Luca Moro da Monselice, oggi bomber d'Italia (13 gol in 11 partite, nessuno tra i professionisti come lui) e bomber dell'Italia (all'esordio con l'Under 20 ha subito timbrato il cartellino, QUI la cronaca della gara). “Una prima punta tecnica con un forte senso per il gol - racconta mister Pedriali parlando di Moro - Ha forza fisica sufficiente per difendere la palla, è capace di gesti acrobatici, è abile di testa, calcia di destro e di sinistro. Calcia molto bene i rigori. Se dovessi paragonarlo ad un tipo di attaccante a me…so che può essere un paragone ingombrante, ma a me viene in mente Marco Van Basten”. Bum. Ecco il nostro cigno di Monselice.
CHE NUMERI Un talento esploso lontano, lontanissimo da casa: Luca Moro sta facendo le fortune di un Catania che ha problemi economici, che si deve presentare a breve in Tribunale per un'udienza prefallimentare. E che durante l'estate ha rinforzato la rosa con tanti prestiti, per forza di cose. “Sento Luca ogni settimana - ci racconta mister Prediani - E quando si è concretizzata l'offerta dei rossoblu mi ha espresso qualche timore sulla difficoltà di una piazza come quella di Catania. Gli ho risposto così: A Catania o diventi un calciatore o non lo diventi. In realtà simili si capisce presto cos'è il vero calcio”. Prediani si aspettava una maturazione così veloce e così devastante? “Me lo auguravo, questo è certo. Il potenziale c'è, c'è sempre stato. Io dico che questi successi se li merita per tutto il lavoro che ha fatto in questi anni, per la professionalità che ha nonostante la giovane età”. 13 gol in 11 partite nel campionato di Serie C, girone C. La convocazione e un gol in Nazionale con l'Under 20. “Numeri impressionanti, ma sono stupito fino a un certo punto…” conclude il suo ex allenatore.
GLI ALTRI IN VACANZA, LUI A LAVORO… Mister Pedriali per spiegare l'ascesa di Luca Moro racconta un dettaglio del loro percorso con la Primavera della Spal, lì dove l'attaccante di Monselice è rimasto fino allo scorso giugno. “Una sconfitta con l'Empoli ci ha precluso l'accesso alle finali: pochi giorni dopo la partita ci fu il naturale rompete le righe. Andarono via tutti, tranne Moro: ci chiese se poteva iniziare insieme un lavoro specifico per correggere la postura. Riguardando le sue immagini, anche con lo slow motion, notavamo come poteva curare molto meglio gli appoggi iniziali. Quei movimenti, quelle posizioni che ti permettono di guadagnare terreno per esempio rispetto al marcatore. Ebbene, ha lavorato sodo un mese intero per migliorare la sua tecnica”. Dire che questo lo abbia portato all'attuale exploit, spiega Pedriani, è forse eccessivo. “Ma racconta di un ragazzo amante del mestiere e a cui non fanno paura sessioni di allenamento in più. E questo nel calcio conta davvero tanto”.
IL PADOVA PUO' PENSARE IN GRANDE Talento sbocciato, finalmente: Luca Moro è padovanissimo e il suo cartellino è nelle mani dei dirigenti di Viale Rocco. Su di lui, però, ci sarebbe già metà Serie B, qualche club di A. E piace anche all'estero. Il suo destino però è legato alla società biancoscudata. “Io credo che il Padova giustamente si stia sfregando le mani - commenta Pedriani - Hanno un ottimo giocatore su cui poter fare diversi ragionamenti. E sarebbero comunque ragionamenti tutti vincenti. E' ovviamente possibile una cessione a gennaio, se non alla fine della stagione. Ma se la squadra attuale salisse di categoria, avrebbe in casa una punta titolare da mettere in mostra in Serie B”. C'è chi si chiede perché il Padova non lo abbia fatto già quest'anno. “Credo sia evidente la scelta di puntare su un attaccante rodato, e Ceravolo sta facendo il suo dovere a pieno. Luca Moro ha bisogno di allenarsi al 100%, avvertendo fiducia, sentendosi importante. Catania gli sta dando questo. La scelta del club di appartenenza, e poi del giocatore credo sia stata corretta”. Dove può arrivare Moro? “In Serie A - conclude mister Pedriali - Ha tutto per arrivarci e rimanerci. Tecnica e acume tattico in primis. L'umiltà poi, e la disponibilità verso lo staff tecnico. E aspetto non da trascurare, una sana famiglia alle spalle che lo supporta al massimo. Io gli auguro di cuore ogni fortuna: mi ha fatto piacere aver fatto parte del suo percorso formativo, e ora vederlo spiccare il volo”. Come un bel cigno, appunto.