Settore giovanile, Carlo Sabatini rinnova fino al 2024: Il nuovo ambizioso progetto

Carlo Sabatini sarà alla guida del settore giovanile del Padova fino al 2024.
L’annuncio del rinnovo del contratto per l’allenatore che ha riportato i biancoscudati in serie B nel 2009 e riveste ora la carica di responsabile del vivaio è stato dato dal direttore sportivo Massimiliano Mirabelli. Contemporaneamente la società ha nominato Luca Destro consigliere delegato dello stesso settore giovanile. Due mosse che fanno chiaramente capire come in viale Nereo Rocco la volontà sia quella di programmare e potenziare il lavoro sui ragazzi per far crescere l’intero movimento e far sì che da Padova decollino altri talenti come Luca Moro, Matteo Lovato e Aljosa Vasic.
BUDGET AUMENTATO Sabatini e Mirabelli hanno confermato che per sostenere il settore giovanile è stato aumentato il budget a disposizione della nuova struttura dedicata al vivaio biancoscudato. “Avevo presentato un progetto sulla falsariga di quello della passata stagione, considerati i di due difficili anni di pandemia, ma di un po’ incrementato – ha detto Sabatini – Con mia sorpresa non solo mi è stato approvato, ma è stato anche aumentato. Si potrà lavorare meglio e poggiare basi più solide per il futuro”. Futuro che mette al centro proprio Carlo Sabatini, a cui è stato rinnovato il contratto. Il tecnico ha rivelato che “non era mia intenzione parlare della società di un mio prolungamento. E’ stata la società a cercarmi e a darmi questa ulteriore possibilità. Ammetto di essere rimasto stupito. Non ci ho pensato due volte: io voglio proseguire e magari terminare la mia carriera qui, io voglio Padova e il Padova”.
LA NUOVA STRUTTURA PER IL VIVAIO SCUDATO “Dobbiamo essere il Calcio Padova, una sola famiglia: dall’Academy alla prima squadra” così ha esordito il ds biancoscudato Mirabelli che ha introdotto agli interventi di Sabatini e Destro. “Abbiamo parlato tanto con lo staff: ora c’è un budget per il prossimo anno che ci permette di muoversi anticipatamente in un territorio fertile e importante. Il nostro obiettivo è impegnarsi con giocatori che possano arrivare in prima squadra: c’è un divario con la Primavera che è da ridurre. Moro, Lovato, Vasic…sono gli esempi sotto gli occhi di tutti. Sì, attualmente Vasic è in prestito al Lecco ma ha rinnovato fino al 2026: ci crediamo molto per la prima squadra”. Carlo Sabatini responsabile delle giovanili, Luca Destro consigliere delegato per supportare dal punto di vista organizzativo tutta la struttura del vivaio. E poi, Lorenzo Bedin (altro ex biancoscudato) a capo dello scouting.
IL RUOLO DI LUCA DESTRO “Metterò a disposizione la mia esperienza professionale per migliorare il lato organizzativo e gestionale di questa costola della società” ha detto il già socio di minoranza del Calcio Padova, pronto a mettersi in gioco con un ruolo nuovo. “Mi piace il campo, vedere le partite, seguire i giovani e la loro crescita – ha raccontato in conferenza stampa – Siamo convinti che il vivaio abbia necessità di una maggiore organizzazione: ci sono 264 ragazzi tra scuola calcio e Academy per 19 squadre, altre 10 formazioni giovanili, uno staff di 120 persone. C’è bisogno di coordinamento perché l’indotto è importante: sarà una struttura con autonomia decisionale ma assolutamente dentro il Calcio Padova. Vogliamo un vivaio con la V maiuscola, che porti avanti progetti a medio se non a lungo termine”.
CARLO IL PADOVANO E’ una giornata da circoletto rosso: è in questo modo che si sancisce l’attenzione che la società rivolge al settore giovanile” esordisce così Carlo Sabatini, carichissimo per la possibilità di gestire con più forza il settore giovanile biancoscudato. “C’è la necessità di capire che il settore giovanile ha tempi diversi rispetto alla prima squadra. Qui è necessario programmare per tempo: perché noi accogliamo bambini, poi li ritroviamo uomini.”. E la società appare in linea con le ambizioni del responsabile del vivaio. “L’obiettivo è formare giocatori idonei ad essere inseriti in un contesto di prima squadra”. Come? Con il concetto di squadra, sicuramente ma anche con percorsi individuali. “Il calciatore deve fare di più, lavorare di più per costruire la propria carriera – ha spiegato Sabatini – Noi mettiamo a disposizione i nostri mezzi e le nostre strutture. Il lavoro lo dovranno fare loro. Anche a costo di sacrificare tempo libero per fermarsi ad allenarsi con più intensità”. Gli allenamenti individuali che ha in mente Sabatini riguardano il calciatore a 360°: “L’aspetto fisico, atletico, mentale, tattico e anche tutto quello che riguarda il ruolo”. Con l’aiuto della tecnologia: i video in particolar modo. Dove accadrà tutto questo? La risposta è una sola. “L’Appiani, perché vogliamo mettergli dentro l’emozione. Padova ti resta dentro e non è una cosa comune“.