Padova calcio di Martina Moscato , 29/09/2022 11:17

Germano: Abbiamo corsa e intensità, pronto a dare il mio contributo quando rientrerò

Umberto Germano
Umberto Germano

Da “terzinaccio” a “braccetto” il passo è stato breve. “Molto breve - sorride Umberto Germano, appena ristabilitosi da un infortunio alla spalla che l'ha tenuto lontano dal campo in questo primo mese di campionato - comunque mi trovo bene lì dietro. E' un ruolo più difensivo perché, essendo un centrale, devi marcare l'uomo ma per come lo intende il mister mi sento agevolato perché posso correre e sentirmi libero di andare”. 
L'infortunio è arrivato due giorni prima del debutto a Vercelli del Padova. “Era una partita che attendevo molto essendo un ex - racconta il difensore - Mi ero allenato bene i primi due mesi e poi questo inconveniente mi ha costretto a rimanere fuori un mese intero. Ho ancora qualche doloretto ma sto decisamente meglio”. 
Anche il Padova se la passa bene dopo un precampionato un po' sofferente. “Penso che abbiamo trovato una quadra - il Germano pensiero - I miei compagni corrono tanto, penso che quando starò bene farò molta molta molta fatica a ritrovare il posto da titolare. Ma è giusto che chi sta facendo bene abbia il suo spazio e comunque c'è bisogno di tutti. Chiunque scenda in campo corre e ha qualità. Normale che le avversarie, contro una squadra che ha questa intensità, vadano in difficoltà”. 
Dopo Vercelli, il Padova non ha più sbagliato una gara raggiungendo la vetta. “A Vercelli eravamo un po' sottotono ma è stata una partita a sè secondo me perché sapevo che eravamo una squadra con carattere e qualità. Diciamo che ci rispecchiano di più le ultime quattro partite. Se è stata dura lasciarsi alle spalle il passato? Dopo due delusioni così e due finali playoff perse non devi star lì a rimuginare. Abbiamo voltato pagina. Quando poi ricominci, dopo il ritiro, a scendere in campo ti viene naturale pensare al futuro e non più al passato”. 
Quando tre anni fa è arrivato all'ombra del Santo Germano faceva la mezzala. Poi, con Mandorlini, è passato a fare il terzino. Ora fa il centrale, braccetto di destra. “Ormai a centrocampo ho perso le speranze di tornare - ironizza - ho fatto qualche partita lì in due-tre anni, ma si tratta di occasioni. Mi vedevo più quinto a centrocampo ma cerco comunque di applicarmi in questo nuovo ruolo e non mi trovo male”. Lunedì prossimo c'è la Feralpi in uno scontro che vale la vetta della classifica in solitaria. “Noi affrontiamo tutte le partite allo stesso modo. Penso questo sia un aspetto positivo perché non perdi troppe energie mentali. Ciò premesso, la Feralpi è anni che è una squadra tosta, ci darà del filo da torcere”. 
Ultima considerazione: Germano è l'ultimo rimasto dei giocatori arrivati a giugno del 2019 per dare il via al primo progetto triennale dell'era Oughourlian. “Abbiamo una foto in palestra in cui siamo tutti di schiena e tutti mi dicono, ogni volta che la vedono, che sono l'ultimo rimasto! - conclude Germano - Vuol dire che la società ha creduto in me e ne sono felice. Quest'estate mi era arrivata qualche proposta e l'avevo presa in considerazione perché magari qualcuno mi dava di più ma son contento di essere rimasto. Ecco ora sono in scadenza, speriamo in un rinnovo!”.