AMARCORD | 40 anni fa il Padova festeggiava la promozione in Serie B

Maiani, Donati, Favaro, Da Re, Fanesi, Fellet, De Poli, Conforto, Bozzi, Ravot, Pezzato. E’ questo l’undici titolare che il 29 maggio del 1983 scese sul prato dell’Appiani per Padova-Parma, gara che segnò il ritorno in Serie B del biancoscudo. Era la banda di mister Bruno Giorgi che si piazzò seconda nel girone A di Serie C, ottenendo una promozione attesa quattordici anni. Nel Padova di Ivo Antonio Pilotto, il presidente, un gruppo forgiato dal direttore sportivo Enrico Alberti, anche altri giocatori essenziali come Renzi, Salvatori, Albi, Manzin, Cerilli, Cavestro, Meneghetti, Dacroce e Marchetti.
LA LUNGA RINCORSA Il Padova che potè festeggiare all’Appiani fu artefice di un campionato entusiasmante soprattutto nelle fasi finali. All’inizio, qualche inceppo: poi un lungo testa a testa con Carrarese e Vicenza per conquistare la seconda piazza utile alla promozione. Le gare decisive nel girone di ritorno proprio contro i toscani (2-1 all’Appiani il 13 marzo 1983) e cugini biancorossi (0-0 al Menti a fine febbraio), quindi lo sprint negli ultimi turni frenato solo dalla sconfitta a Trieste contro la squadra che poi avrebbe vinto il girone. Durante la stagione il presidente Pilotto le provò tutte: a partire dall’ingaggio di un mago per guarire i mali oscuri della squadra (cacciato quanto prima da un concretissimo Giorgi) fino al ritiro forzato a Riva del Garda prima del derby col Vicenza. Stimoli continui per un gruppo con enormi personalità: da Cerilli a Da Re, passando per De Poli, Maiani, Pezzato. Ma sarebbe riduttivo citare solo alcuni dei protagonisti. La vittoria fu di una squadra vera, capace di rimanere unita nonostante tutte le complessità. E che davanti al suo pubblico riuscì a festeggiare una promozione meritata, segno di un Padova che negli anni successivi sarebbe tornato grande.