Da pedina instancabile della mediana biancoscudata ad allenatore dell'Italia Under 20, che questa sera proverà a passare il turno (ottavi di finale) in Argentina contro l'Inghilterra nel Mondiale. 

Ecco a voi Carmine Nunziata, soprannominato Nino. 

A Padova è entrato di diritto tra quelli indimenticabili con la maglia biancoscudata: arrivò nel 1990, dopo una stagione nel Foggia di Zeman, e a Padova restò per sei stagioni bene impresse su tutti gli almanacchi calcistici: 197 presenze, un solo gol al primo campionato (30 marzo 1991, rete alla Reggiana), passando dalla delusione di Lucca, al trionfo di Cremona, replicato l'anno dopo con la salvezza in serie A. Era il Padova che aveva prima come vicepresidente poi come presidente Sergio Giordani. 

La carriera da allenatore iniziata nel 2003, una decina di anni fa l'ingresso nel giro delle giovanili azzurre. Nunziata è uno di quelli che a Padova ha lasciato il segno: grande lottatore di centrocampo, instancabile e con l'obiettivo prima di tutto del risultato della squadra.

Logico che appese le scarpe al chiodo sarebbe diventato un ottimo allenatore. Per lui la macchina del tempo si è fermata: uguale a trent'anni fa. Basta incrociarlo in qualche foto social assieme ad altri due amici biancoscudati, Claudio Ottoni e Damiano Longhi.

E allora avanti Italia, avanti Nino Nunziata. Con tanti ragazzi in azzurro che tra breve saranno magari protagonisti con la Nazionale maggiore.