Piccoli talenti crescono. E se è vero che il frutto non cade mai troppo lontano dall'albero, quando uno è figlio d'arte si sa anche da dove provengono certe qualità. 

Nel caso di Andrea Montrone, attaccante dell'Under 17 del Padova, l'incredibile fiuto per il gol trova le sue solide radici in papà Angelo, bomber indimenticato del Padova (e non solo) degli anni Ottanta e Novanta. 

Andrea, nato il 27 febbraio del 2006, negli ultimi due campionati ha segnato l'abbondanza di 40 gol: 20 nella passata stagione, 19 in quella terminata pochi giorni fa ai quarti di finale della fase nazionale contro il Sangiuliano City, comprensivi dei 2 sigilli realizzati con la Primavera 2 di Luca Rossettini nella quale si è meritato convocazioni e presenze in campo. Normale che su di lui si siano posati gli occhi di club importanti: secondo la rivista “Sprint e Sport”, lo sguardo al momento più interessato sarebbe quello dell'Hellas Verona. 

La stessa rivista sportiva così descrive il baby Montrone: “Un mix di potenza ed efficacia. A soli 17 anni sembra essere già un giocatore fatto e finito. Forte fisicamente e di testa, Andrea è capace di scardinare ogni tipo di difesa sia da dentro l'area che partendo in progressione palla al piede”. A regalargli la vetrina più splendente dell'anno il doppio confronto con la Pro Sesto negli ottavi di finale del campionato Under 17: alle due reti (quinta doppietta stagionale) e al rigore procurato (e poi segnato dal compagno di squadra Caporello) nel match di andata ha fatto da ulteriore cassa di risonanza la tripletta nella gara di ritorno. 

Movenze in campo e freddezza sotto porta hanno fatto scattare immediatamente il paragone con l'attaccante dell'Inter Romelu Lukaku. Chissà se è tra i suoi idoli calcistici e sogna di somigliargli ancor di più in un futuro non troppo lontano…