Padova calcio di Redazione , 13/11/2023 13:49

PADOVA IMBATTUTO | Si allunga il record dei biancoscudati, senza sconfitte da 13 turni

Vincenzo Torrente (foto Boggian)
Vincenzo Torrente (foto Boggian)

Si tratta di un dato oggettivo: il Padova è l’unica squadra in Italia a non aver ancora perso una partita, gli scaramantici se ne facciano una ragione dopo 13 giornate con ancora lo “zero” nella casella delle sconfitte. 

A Bergamo contro l’AlbinoLeffe è arrivata la seconda vittoria di fila in campionato (dopo quella contro la Giana Erminio) e mister Torrente ha espresso tutta la soddisfazione per la prestazione della squadra che sta crescendo di settimana in settimana. Ciò non significa che i biancoscudati siano “immuni” da momenti no o da giornate storte che sono dietro l’angolo per chiunque, in qualunque mestiere, ma che comunque stanno dimostrando una forza e una determinazione che in questo momento sono armi fondamentali per rimanere nella parte alta della classifica. 

Ecco l’analisi nel blog di Martina Moscato, dal titolo GLI IMBATTUTI:

La scaramanzia è parte integrante del mondo del calcio: ci sono giocatori che, prima di entrare in campo, compiono sempre i medesimi riti perché, della serie “non è vero, ma ci credo”, portano fortuna. Ci sono tifosi che, prima di raggiungere lo stadio nel giorno del “balòn”, mangiano sempre la stessa pietanza, bevono il caffè sempre allo stesso bar e fanno sempre la stessa strada, entrando allo stadio dal medesimo tornello. Pure alcuni giornalisti, soprattutto quelli che, come noi a Telenuovo, hanno la grande fortuna di seguire professionalmente la squadra di cui sono anche tifosi, non si sottraggono a certi “cerimoniali”. Chi ci vede da fuori ci considera pazzi e ha tutte le “evidenze scientifiche” del caso per farlo con piena ragione. Ma chi è dentro a questo magico mondo sa quanto tutto questo faccia parte della bellezza e delle grandi emozioni che solo il calcio sa regalare.

Fatta la doverosa premessa, la scorsa settimana abbiamo ricevuto da più parti la raccomandazione di non sottolineare troppo la faccenda dell’imbattibilità del Padova, unica squadra in Italia a non avere mai perso nelle prime 12 giornate di campionato. “Porta sfortuna”, ci siamo sentiti ripetere, “se lo dite poi va a finire che perdiamo contro l’AlbinoLeffe”, “A Zanica si gioca la tredicesima giornata. Già il numero è quello che è, non metteteci sopra il carico”. Sì insomma, non ci è arrivato alcun consiglio di natura tecnica o tattica, solo indicazioni pregne di pura superstizione pallonara! A tagliare definitivamente l’aria però ci ha pensato, alla vigilia della sfida contro i blucelesti, proprio mister Torrente: che senz’altro, con 500 partite da calciatore professionista alle spalle, avrà a sua volta dei riti scaramantici (e un giorno magari ce li faremo anche raccontare), ma è riuscito comunque ad andare aldilà dello stato d’animo comune mettendo a fuoco la situazione con lucidità. “A me fa piacere che sottolineiate che il Padova è imbattuto, anzi sono orgoglioso di questo”, ha detto, testuali parole. “Significa che da luglio ad oggi abbiamo lavorato bene, che abbiamo intrapreso la strada giusta”.

Fatalità in terra bergamasca, seppur con un po’ di sofferenza di troppo, è arrivata la vittoria che ha portato a 13 i risultati utili da inizio campionato, allungando ulteriormente questa striscia. A testimonianza del fatto che la volontà di raggiungere un risultato può essere infinitamente più forte di tutte le altre possibili “paturnie” che uno si porta dentro. Il Padova non ha vinto contro l’AlbinoLeffe perché qualche rito scaramantico ha portato fortuna, ha bensì portato a casa i tre punti perché ha saputo segnare un gol bellissimo con l’assist di Varas e il sinistro di Villa e lo ha poi gestito superando i momenti difficili della partita, non ultimo l’episodio dell’espulsione di Belli che ha costretto la squadra in 10 contro 11 per l’ultima parte della gara.

Torrente ha trasmesso al gruppo prima l’umiltà, poi la capacità di soffrire, infine la maturità e la mentalità. Il Padova troverà lungo il suo cammino altre qualità che, se saprà fare proprie, saranno fondamentali per rimanere in alto. Per non perdere terreno sulla capolista Mantova. Per provare a superarla al primo passo falso. Questo non significa che non ci saranno mai giornate storte o sconfitte, ma solo che, quando ne arriveranno come succede a tutti in qualunque mestiere della vita, il Padova sarà pronto a rialzarsi velocemente e a riprendere la via del successo. Aldilà di tutti gli “scongiuri” e le “toccate di ferro” che continueranno comunque a far parte del nostro agire quotidiano”.

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