SCONTRI ALL'EUGANEO | Il Questore Odorisio: "I Daspo dovrebbero essere a vita"
Per i professionisti degli scontri che avvengono negli stadi italiani "serve che i Daspo possano essere a tempo indeterminato".
E' la riflessione del Questore di Padova, Marco Odorisio, dopo i 17 daspo emessi nei confronti di ultras del Catania per la guerriglia urbana scatenata allo stadio Euganeo martedì scorso. Odorisio ricorda che proprio tra questi 17 tifosi, tre erano già stati coinvolti negli scontri del 2 febbraio 2007 allo stadio 'Massimino', nel derby Catania-Palermo, quando rimase ucciso l'ispettore capo della Polizia Filippo Raciti.
"Ci troviamo di fronte a veri e propri professionisti degli scontri - afferma il Questore - E' vero che l'interdizione deve contemplare il fine rieducativo, ma in casi come questi abbiamo a che fare con professionisti della violenza, che non esitano a mettere a repentaglio l'incolumità delle persone, e delle forze dell'ordine. I ferimenti di poliziotti nei servizi di ordine pubblico sono in aumento da dopo la pandemia". Per questo, secondo Odorisio, "serve una profonda riflessione: le persone già condannate per reati specifici e destinatarie di provvedimenti di Daspo, in caso di gravi recidive, come gli episodi accaduti martedì sera allo Stadio Euganeo, dovrebbero essere destinatarie di provvedimenti interdettivi a tempo indeterminato".
PROSEGUONO LE INDAGINI Non si fermano intanto le indagini da parte delle Digos di Padova e Catania dopo i disordini che sono avvenuti nell'intervallo del match tra Padova e Catania, finale d'andata di Coppa Italia di Serie C QUI LE IMMAGINI DEGLI SCONTRI
Si cercano continui riscontri nelle immagini che hanno ripreso il gruppo di ultrà catanesi che ha fatto invasione di campo per raggiungere la Tribuna Est: si cerca di riconoscere chi ha partecipato al lancio di petardi e fumogeni e chi ha partecipato agli scontri con le forze di Polizia (otto agenti sono rimasti contusi) soprattutto nelle fasi concitate nel settore Curva Nord.