“Prendere due gol del genere, in sei minuti…” Allarga le braccia Gigi Fresco al termine di Padova-Virtus Verona, gara che per i rossoblù è iniziata nel modo migliore e finita nel modo peggiore. “Con il Padova, per giocarla alla pari, non devi concedere regali” dice il tecnico parlando dei due gol con cui il Padova ha ribaltato il risultato, con il portiere Sibi protagonista in negativo. “Ma pure il 3-1: nell'azione che ha portato al rigore, per esempio, potevamo difendere meglio. E anche il quarto gol incassato non mi è piaciuto…”

Leggerezze che costano caro: ci sono altre chiavi di lettura per una gara persa 4-1? “No - dice perentorio Fresco - Perché tutto diventa più difficile quando la partita gira per due episodi così negativi. Diventa un'altra gara: poi, sì, potevamo fare male in contropiede ma quando abbiamo avuto l'occasione di pungere… non c'è stato l'innesco. Peccato: perché questa è stata la gara più equilibrata che abbiamo disputato finora”. Questo, dice Fresco, nonostante le tante assenze: “Avevamo fuori nove giocatori: anche i cambi erano un po' obbligati. Guardiamo però a quanto di positivo fatto: tanti ragazzi hanno fatto un'ottima prestazione e meriteranno di giocare la prossima partita”. 

All'Euganeo si è vista una Virtus Verona rivoluzionata, “ma non indebolita” spiega l'allenatore-presidente. “Un direttore come Marchetti è venuto a vederci e mi ha detto che è la Virtus Verona più forte degli ultimi quattro anni” spiega. E ancora: “La squadra dello scorso anno contro questo Padova avrebbe subìto un passivo maggiore”. E sui singoli: “De Marchi? Altro che fase calante, è in fase crescente. Casarotto? Vero, un giocatore come lui non è facile da sostituire ma chi è arrivato ha alzato il tasso tecnico". La domanda finale è dove potrà arrivare questa Virtus: “L'obiettivo è salvarsi con ampio anticipo: quando sarà matematico, vedremo se nelle ultime giornate riusciremo ad agguantare i playoff”.