ANDREOLETTI | "Orgoglioso di questo gruppo. Broh? Non aveva il veleno negli occhi"
Sarà un Natale 2024 al settimo cielo per mister Matteo Andreoletti, che non solo si prende i 3 punti ma allunga sul Vicenza a +10 e si coccola il gruppo: "Oggi c’è poco da dire, i ragazzi sono stati straordinari. Abbiamo sofferto, come sapevamo sarebbe stato, ma siamo riusciti a portare a casa un risultato importante. Abbiamo avuto un’opportunità per sbloccare la gara con una giocata straordinaria e altre occasioni per chiuderla, e un po’ dispiace perché così rischi di compromettere tutto. Sono orgoglioso ed emozionato per ciò che questa squadra sta facendo, ma non solo oggi, non parlo solo delle vittorie, ma di come affrontano ogni partita con il veleno negli occhi, soffrendo quando serve, e dimostrando grandi qualità tecniche - continua il tecnico - Si chiude un primo percorso, un passaggio fondamentale. Questa squadra può offrire prestazioni di qualità tecnica superiore, ma non dobbiamo perdere lo spirito che ci contraddistingue. Come allenatore, è gratificante vedere questo atteggiamento, anche in partite come questa, dove magari non vinci con tanti gol, ti danno una soddisfazione incredibile."
PERCORSO STRAORDINARIO Andreoletti è ancora più consapevole della forza della squadra e non avrebbe mai accettato un risultato diverso dalla vittoria, e lo conferma: "Se non avessimo vinto, conoscendomi, mi sarei goduto questo Natale. Detto questo, il percorso fatto finora rimane straordinario. Partire da dove siamo partiti e chiudere l’anno in vetta, dopo una vittoria così sofferta e voluta, rende tutto speciale. Ora ci prendiamo qualche giorno di pausa perché è giusto pensare alle nostre famiglie, goderci le feste e ricaricare le batterie, i ragazzi se lo meritano per quello che hanno dimostrato. Ora ci godiamo la classifica e la vittoria, poi torneremo con lo stesso spirito, pronti a spingere di nuovo al massimo.
"LE DECISIONE ARBITRALI? NO COMMENT" Andreoletti non manca di sottolineare come la decisione sull'espulsione di Varas abbiamo influenzato notevolmente le sorti della gara e soprattutto che non era così da espulsione: “Ho preso l’abitudine di non parlare degli arbitri, ma devo dire che non ho mai visto un’ammonizione per una simulazione fuori area. Capisco una simulazione in area e lo accetto, ma fuori no. Avere la superiorità numerica avrebbe sicuramente cambiato qualcosa nel nostro gioco, ma questa squadra ha dimostrato di avere lo spirito giusto, superando ogni difficoltà, anche il 10 contro 10 e un avversario ostico.”
C'E' CHI HA VELENO E CHI…NO Non le manda certo a dire il tecnico biancoscudato, che commenta così le prestazioni opposte di Liguori e Broh, entrato nella ripresa e sostituito poco dopo: “Liguori ha avuto due occasioni colossali, ma quando hai giocatori che mettono tutto sé stessi in campo è un privilegio e io me li godo, poi ha fatto un gol importante e va bene così. Oggi, grazie al pubblico, sembrava di giocare in casa. Ci fanno sentire quanto amano questa squadra e questa città. Mi piacerebbe sentirli così anche nelle partite casalinghe. Per la sostituzione di Broh ero più arrabbiato io di lui. Essere parte di questo gruppo è un onore, ma richiede grande responsabilità. Oggi Broh non aveva il veleno negli occhi, e questo non è accettabile. Mancare di rispetto ai compagni e alla squadra non è tollerabile. Ho deciso di toglierlo dal campo perché qui bisogna pedalare e stare zitti: chi lo fa, viene premiato, chi no, viene penalizzato.”
IL GIUSTO RIPOSO Conquistata anche Trento, Andreoletti concede qualche giorno di respiro ai suoi per le festività prima di ritornare in campo, con il programma degli allenamenti che riprenderanno dal 30 dicembre: "Ora ci prendiamo qualche giorno consecutivo di stacco, i ragazzi se lo meritano ed è giusto farli recuperare energie mentali e fisiche. Quando rientreremo il 30, dovremo essere pronti a spingere a trecento all’ora. Abbiamo un vantaggio importante, ma questo significa anche più responsabilità e difficoltà, guardiamo solo a noi stessi, siamo padroni del nostro destino. Dobbiamo continuare a lavorare duro, allenamento dopo allenamento, con la stessa intensità mostrata finora. Cosa ho trasmesso alla squadra? Credo di aver trasmesso la mia mentalità al gruppo: lavoro e sacrificio. Ho trovato una squadra con grande voglia e volontà, e questo mi rende orgoglioso. Tutti pedalano e danno tutto per la maglia, vedo lo giusto spirito di sacrificio, e questo fa la differenza."