Cronaca di Carlo Della Mea e Martina Moscato , 14/01/2025 13:30

PADOVA | Primato, spogliatoio, la vita in città: ecco Fusi a tutto campo

Pietro Fusi a Biancoscudati Channel
Pietro Fusi a Biancoscudati Channel

Pietro Fusi a tutto campo. Non sul prato dell'Euganeo, ma negli studi di Telenuovo per una puntata speciale di Biancoscudati Channel. Il centrocampista del Padova è stato ospite e ha raccontato del magic moment che sta vivendo la squadra, prima in classifica, e del suo rapporto con la città in cui vive da oramai un anno e mezzo. Ecco cos'ha detto. 

NO PANIC! Non si può cominciare che dall'ultimo risultato: 1-1 tra Padova e Arzignano alla terza di campionato, terzo pareggio in casa e vantaggio sulla seconda ridotto - se così si può dire - a 8 punti. “Non valuto il pari contro l'Arzignano come un rallentamento - ha detto Pietro Fusi - Meritavamo la vittoria perché abbiamo avuto un sacco di occasioni per fare gol e sì, sicuramente potevamo fare di più dal punto di vista delle realizzazioni, ma dal punto di vista del fraseggio… la qualità c'è stata”. Fusi ha raccontato che alla ripresa degli allenamenti la squadra ha visto subito il video della partita e analizzato gli errori: “E' mancata concretezza davanti alla porta. Se nelle ultime partite abbiamo segnato di meno la responsabilità è di tutti, non solo dagli attaccanti. Miglioreremo". Secondo Fusi il Padova deve essere bravo “a non far dipendere il risultato… dalla sorte, ma essere più cinico per chiudere il match". Iniziando dalla prossima partita quindi, a Sesto San Giovanni contro l'Alcione Milano. 

IL CAMBIO MODULO Al Breda, che Padova si vedrà? Perché contro l'Arzignano Andreoletti ha osato con un 4-4-2 dove gli esterni di centrocampo hanno avuto licenza di offendere. L'esperimento verrà ripetuto? “Deciderà il mister, ancora non abbiamo affrontato il prossimo match in programma”, taglia corto Fusi che rivela come l'allenatore abbia accantonato il modulo abituale sin dall'inizio della scorsa settimana “perché contro l'Arzignano l'idea era quello di cercare a sviluppare il gioco delle fasce, visto che gli avversari erano validi nell'interdizione dei passaggi interni. Io credo che la squadra abbia risposto bene con il nuovo schieramento, siamo andati sempre a prenderli alti. E per la maggior parte del tempo abbiamo avuto noi la palla”. Per Fusi cos'è cambiato? “Un po' di corsa in più per difendere, visto che sulla mediana eravamo meno protetti. Compito diverso lo hanno avuto i terzini e gli esterni: hanno fatto un gran lavoro e credo che sia stato il gioco voluto da Andreoletti. Il futuro? Può essere un'opzione in più… ma ovviamente, mi ripeto, deciderà il mister”

IL VALORE DEL GRUPPO Un Padova che sta facendo un percorso straordinario e che guarda con rispetto il più pericoloso avversario: “Il Vicenza? E' una squadra costruita per vincere, siamo tutti d'accordo che all'inizio del campionato fosse la grande favorita. Rispetto a loro, in questo campionato, abbiamo equilibrato la loro grande fisicità. Dal punto di vista dei risultati… beh, la classifica dice che noi abbiamo otto punti in più…" Fusi ha ribadito che si dovrà “giocare partita per partita” perché nel girone A “ogni squadra ha giocatori di livello e di qualità: affrontarli è mettersi alla prova per migliorarsi e fare quel qualcosa in più per raggiungere l'obiettivo”. Il centrocampista ha poi lodato il gruppo biancoscudato: “Molto affiatato. ci aiutiamo tanto", ha detto, elogiando in modo particolare i compagni di reparto. “Crisetig è un leader: silenzioso, ma anche di spogliatoio. Giocare al suo fianco dà tanta tranquillità. Lo ammiro tantissimo e da lui cerco di carpire segreti. Ma non solo lui: anche da giocatori come Varas e Bianchi… per fare due nomi, c'è tanto da apprendere”. 

DOVE MIGLIORARE Fusi è a Padova da un anno e mezzo ed è uno dei giocatori più rappresentativi. Durante la puntata di Biancoscudati Channel ha parlato anche dei suoi margini di miglioramento. “In questo campionato credo di aver migliorato la gestione del pallone in fase di possesso nella nostra metà campo: prima, da mezz'ala, toccavo molto più palloni nella metà campo avversaria. E prima, ero più di corsa e inserimento, ora devo stare attento anche alla gestione. Lettura tattica? Il modulo di Andreoletti mi ha reso più diligente e più pronto a rubare palloni e spero di continuare così. Sì, devo migliorare la gestione emotiva… Sono un ragazzo molto autocritico: anche quando mi riguardo mi chiedo Ma come faccio ad essere così nervoso! Certi gialli erano evitabili però penso che oramai anche gli arbitri guardino le nostre partite e partano un po' prevenuti! Al primo fallo mi dicono Ti ammonisco!

LA PADOVA DI FUSI Il centrocampista, una volta, rispose così ad un giornalista: “Dove mi vedo tra dieci anni? A giocare a calcio, spero, e spero a Padova!". A distanza di un campionato, Fusi lo ribadirebbe? “Assolutamente sì: però almeno in quella categoria che tutti sogniamo… ma che ora non vogliamo nominare!". Tifosi padovani conquistati da Fusi. Fusi conquistato da Padova. Al suo arrivo in città postò una foto da fresco neo-laureato in Prato della Valle. “Mi sta piacendo vivere la città, è molto bella - ha raccontato - Il mio luogo preferito? E' la Cappella degli Scrovegni: ci sono andato già due volte, perché entrarci mi dà serenità. Il Santo? Pure quello è un luogo importante, ci siamo andati con tutta la squadra. Sì spero che Antonio ci dia una mano a raggiungere il nostro obiettivo!”