Padova calcio di Luigi Manco , 09/02/2025 10:15

L'AVVERSARIO | La Pro Patria in caduta libera: con orgoglio all'Euganeo. La scheda dei bustocchi

Pro Patria (Foto fb Pro Patria)
Pro Patria (Foto fb Pro Patria)

Dopo la scottante sconfitta esterna (la prima in campionato), i biancoscudati sono chiamati a rialzare la testa e a dimenticare Verona, a cominciare dalla gara di oggi contro la Pro Patria. Il Padova ha sfumato i dieci punti di vantaggio che aveva accumulato fino ad un mese fa e ora la distanza con i rivali vicentini e di soli tre punti, ad una settimana dal derby. Non le migliori condizioni e sicuramente non quello che sperava mister Andreoletti. Al gruppo del tecnico bergamasco si è aggiunta una nuova punta, ufficializzata subito dopo la gara di sabato scorso, l'attaccante Cristian Bonaiuto e si spera così di sopperire alla siccità di gol degli attaccanti. All'Euganeo arriva la Pro Patria che non vince dal 12 ottobre 2024: oltre al recente cambio di mister, i bustocchi si presenteranno con la maglia listata a lutto per la morte del tifoso morto durante la trasferta di Novara (QUI LA NOTIZIA)

CROLLO SENZA FINE Prosegue la crisi nera, nerissima della Pro Patria, che con la sconfitta interna per 2-1 contro l'AlbinoLeffe arriva alla sesta sconfitta consecutiva. Dopo le dimissioni di mister Colombo, l'arrivo di Sala non ha sortito gli effetti sperati. Dopo una prima frazione di gioco abbastanza soporifera, proprio la Pro Patria sblocca il match con il rigore di Alcibiade al 68', molto bravo a spiazzare il portiere avversario. L'AlbinoLeffe non ci sta e comincia a macinare gioco, la Pro sparisce dal campo. Al 74' calcio di punizione per gli ospiti dalla trequarti sinistra, Fossati la mette morbida in mezzo, nessuno la tocca e la sfera termina in rete, poco reattivo qui Rovida che viene sorpreso dalla traiettoria. Sull'1-1 gli ospiti ci credono e alzano il ritmo, le sgaloppate di Zoma mandano in tilt la difesa biancoblù e all'81' proprio Zoma, su punizione perfetta di Fossati, insacca con il piattone da zero metri siglando il 2-1 e condannando i padroni di casa all'ennesima sconfitta. 

LA CLASSIFICA La Pro Patria è in caduta e sembra che nulla possa far rialzare la testa ai lombardi. Due vittorie, dodici pareggi e undici sconfitte, questo è lo score dei biancoblù, che non vincono un match dallo scorso 12 ottobre e che ora si ritrovano inguaiati al penultimo posto in classifica con diciotto punti raccolti e sono reduci da ben sei sconfitte di fila. Peggio di loro solo la Clodiense ma abbastanza vicini al Caldiero, sopra di soli due punti. La Pro Patria detiene il poco invidiabile record di peggior attacco del torneo, appena diciassette gol fatti mentre sono trenta quelli subiti. 

LA ROSA La società biancoblù non si aspettava una stagione cosi tormentata, l'obiettivo di una salvezza senza playoff sembra ora farsi un miraggio e nemmeno il cambio in panchina ha sortito gli effetti sperati. Dopo Colombo, dimessosi a seguito della sconfitta con il Vicenza, la società ha affidato l'incarico della prima squadra ad interim al tecnico delle giovanili Sala. La squadra, però, non reagisce come si sperava e i numeri sono li a dimostrarlo. Non ci sono bomber nella formazione lombarda, Ferri, Alcibiade, Bashi, Beretta e Nicco sono i migliori realizzatori della squadra, tutti a quota due gol stagionali e nemmeno gli ultimi tre acquisti hanno sortito i loro effetti. Da Colombo a Sala non ci sono state sostanziali modifiche tattica, la squadra si schiera con un 3-5-2 classico ma che fin qui ha fatto parecchio desiderare. 

I PRECEDENTI Padova e Pro Patria vantano una lunga tradizione di gare, partendo dal lontano 1928/1929, all'ora Divisione Nazionale. In 71 confronti totali, i biancoscudati sono avanti con 28 vittorie contro le 15 della Pro, in mezzo altri 28 pareggi. Nel recente passato i dati non cambiano più di tanto, con i biancoscudati che hanno vinto le ultime cinque su sette gare disputate fin qui, in mezzo due pareggi. La Pro Patria è però tra le poche squadre che è riuscita a fermare il Padova nel girone d'andata, imponendo l'1-1 e fermando la corsa fin lì spedita degli uomini di Andreoletti.