Al diavolo l'aplomb. Almeno per una volta, almeno per qualche attimo. Almeno per un derby recuperato al 94'. Al triplice fischio di Vicenza-Padova il presidente Peghin ha corso e saltato quasi quanto i giocatori sotto la curva, ha abbracciato uno per uno quelli dello staff tecnico, ha rivolto i pugni agli amici in tribuna. “È stata una grande gioia - ha detto Francesco Peghin al Gazzettino - Abbiamo festeggiato nello spogliatoio come fosse una vittoria. Quando è arrivato il pareggio di Spagnoli è stata un’esplosione pazzesca di emozioni. Effettivamente, per come è maturato l'1-1 e per le emozioni vissute, è stato come vincere…" Proprio per il carico di tensioni accumulate negli ultimi tempi, e per il percorso che la squadra di Andreoletti sta facendo “bisogna gustarsi momenti come questo dopo che ce ne sono stati altri di stress” e il numero uno di viale Rocco si dice felice di aver vissuto il tutto da bordo campo. 

“IL VICENZA NON MOLLERA” Peghin però rientra presto nei ranghi e sottolinea come l'ambiente debba “fare tesoro di quanto successo nello sfortunato momento di gennaio” e mantenere quindi “massima concentrazione”. Il Padova è avanti, vero, ma mancano ancora tante partite. “Dobbiamo assolutamente restare sul pezzo consapevoli della posizione che abbiamo e concentrati perché ogni partita deve essere giocata alla morte. Specialmente quando giocheremo contro le ultime della classifica”. Perché il presidente biancoscudato è sicuro di una cosa: "Questo Vicenza non mollerà”.