LE PAGELLE | Il gran gol di Fusi non basta. Fortin, dovevi uscire su Vlahovic?

Tutti i voti ai giocatori del Padova al termine della sfida pareggiata 1-1 a Caravaggio contro l'Atalanta Under 23, che è costata il primato ai biancoscudati
FORTIN 5,5: è sul numero 1 che pende il punto di domanda più importante della partita: tutti a domandarsi se doveva uscire lui a spazzare l'area piccola quando Bernasconi ha messo in mezzo il pallone della punizione del pari nerazzurro oppure no, visto il grande assembramento di difensori davanti a lui. Proprio quest’ultimo aspetto, fa propendere per l’assoluzione di Mattia che decide di rimanere tra i pali non solo perché ha davanti 4 compagni schierati in difesa ma anche perché Bernasconi, essendo mancino, poteva calciare direttamente in porta. L'unica certezza, però, è che in quel preciso momento il Padova si mangia la vittoria e a poco serve ricordare che, nel corso della gara, Mattia aveva salvato la propria porta, prima sul colpo di testa di Vavassori, poi sul tiro deviato di De Nipoti.
BELLI 6: personalità, esperienza e sostanza per più di un'ora. Il suo rientro e il pieno recupero dopo l'infortunio di due mesi e mezzo fa è una delle poche note positive della giornata che costa il primato al Padova dopo 34 partite. (Dal 19' st FAEDO 5,5: pesa sulla valutazione la mancata attenzione su Vlahovic nell'1-1…).
DELLI CARRI 5,5: per 89 minuti è un autentico mastino. Dalle sue parti non passa nessuno. Feroce la guardia che monta su Vavassori prima e su Vlahovic poi. Fino al pari dell'Atalanta Under 23 in cui, insieme a 3 compagni, si perde il serbo libero di saltare indisturbato nell'area piccola e di andare a realizzare l'1-1 che affossa momentaneamente il primato dei biancoscudati.
PERROTTA 5,5: prestazione più che sufficiente anche per lui per trequarti del match. Nel finale partecipa alla frittata difensiva collettiva sul pari di Vlahovic.
FAVALE 5,5: è l'unico che prova ad andare a contrastare Vlahovic nel tentativo di impedirgli di arrivare con la testa sul pallone per la deviazione vincente in porta.
CRISETIG 6: non è il solito Crisetig quello che si vede a Caravaggio, nel senso che, alle attitudini da ordinato regista, abbina anche interdizione e forza fisica facendo da filtro in più di un'occasione. Tutto questo purtroppo non basta a tenere la barca biancoscudata davanti a quella berica.
FUSI 6,5: poteva scrivere una bellissima favola. Ce n'erano tutti i presupposti, visto il rientro dopo tre partite (nelle ultime quattro) passate in panchina e il gol realizzato con la collaborazione di Bortolussi e Spagnoli che ha fatto sognare per quasi tutti i tempi regolamentari il Padova e gli oltre 500 tifosi arrivati dalla città del Santo. A smorzargli sul più bello il bellissimo sorriso il pareggio dei bergamaschi. Ma Pietro c'è ed è tornato il giocatore intenso e intraprendente del girone d'andata. Così come Andreoletti lo rivoleva. Anche questa è una buona notizia, anche se si perde nel grande rammarico per la vetta perduta. (Dal 25' st CRETELLA 5,5: anche stavolta ci si aspetta che possa fare la differenza con una giocata, con un'intuizione, con un pallone di qualità messo in area. Il cross su punizione troppo lungo e troppo alto al 94', ultima occasione della partita, invece, dimostra che non è ancora tempo né di sbocciare né di stupire per lui. Peccato…).
VARAS 6: Andreoletti lo schiera mezz'ala in un inedito centrocampo a cinque puntando molto sulle sue incursioni. Kevin non tradisce, anzi. E' sempre tra i più in palla. (Dal 38' st KIRWAN 5,5: ultimi minuti di gara in campo per dare struttura e contenimento, nel momento in cui bisogna difendere alla morte per portare a casa i tre punti. Niko invece commette il fallo da cui nasce la punizione del pareggio dei padroni di casa. Come a Novara, in occasione del primo gol di Asencio, l'impressione è che potesse decisamente evitarla…).
CAPELLI 6: schierato a sinistra, anziché a destra dove invece viene messo Favale, prova a fare quel che fa sempre ovvero ripartire con la palla al piede per creare superiorità numerica. Non sempre gli riesce.
SPAGNOLI 6,5: grande partita di sponda e di sacrificio la sua, fatta di continui duelli (vinti) nel gioco aereo e dell'assist prezioso per lo strappo di Fusi in occasione del vantaggio del Padova. Movimento studiato e ristudiato più volte in settimana. Andreoletti lo cambia quando proprio non ne ha più. (Dal 25' st BUONAIUTO 6: Andreoletti decide di schierarlo nella seconda parte della gara, puntando sulla sua capacità di spaccare le partite. Sfiora il gol chiamando Vismara ad una difficile deviazione in corner su una palla destinata all'incrocio).
BORTOLUSSI 6: dà il la, insieme a Spagnoli, all'azione che manda Fusi in porta per lo 0-1. Per il resto prende più botte di quelle che riesce a restituire, decisamente poco tutelato dal direttore di gara che lascia un po' troppo fare all'esuberanza degli atalantini. Anche lui viene sostituito quando la partita gli ha spremuto anche l'ultima dose di energia disponibile. (Dal 38' st VALENTE sv: pochi minuti per (non) lasciare il segno…).
ANDREOLETTI 5,5: che qualcosa non vada, oramai è chiaro. Il calo è tanto fisico quanto mentale. Nelle ultime dieci partite il Padova ha tenuto una media da ottavo posto, vanificando il vantaggio accumulato nel girone d'andata. E il sorpasso del Vicenza è avvenuto nel modo più crudele. Il gol incassato nel finale racconta di poca lucidità, di poca cura del dettaglio, di tattica che non funziona nei calci piazzati. Che quello di Vlahovic sia gol-fotocopia, o quasi, di quello incassato a Novara sette giorni prima è un forte campanello d'allarme. Negli 88 minuti prima... beh, il Padova regge, finché ha i titolari in campo (Belli, Fusi, Bortolussi e Spagnoli). Poi non trova linfa vitale nei cambi. Ora, a meno 1 dal Vicenza, a quattro giornate dal termine, è chiamato a trovare risorse per non gettare un campionato che pareva vinto. Le troverà, come ha sempre fatto fino a questo momento della stagione.