L'AVVERSARIO | Con Tesser è arrivata la svolta, ora la Triestina cerca punti salvezza: la scheda

Terzultima di campionato, i biancoscudati volano a Trieste per affrontare la Triestina in un derby che si prospetta al cardiopalma per entrambe le tifoserie. Il Padova è a caccia dei tre punti che consentirebbero di mantenere il passo del Vicenza, impegnata alla stessa ora contro la Virtus Verona sul campo dei veronesi, ma anche gli alabardati sono alla disperata ricerca di una vittoria che permetterebbe loro di avvicinare la Pergolettese e allontanarsi dai playout. Per uno strano scherzo del destino, la Triestina sarà “arbitro” della promozione, visto che dopo il Padova, affronterà proprio il Vicenza al Menti.
L'ULTIMA DELLA TRIESTINA La squadra di Tesser ha ottenuto una vittoria importante in trasferta contro il Renate, in una gara resa complicata dal forte vento e da un avversario solido. Nel primo tempo, entrambe le squadre hanno avuto occasioni: il Renate si è reso pericoloso con Cali e Spedaliero, mentre la Triestina ha manovrato meglio sotto il profilo del palleggio ma con poca incisività negli ultimi metri. Nella ripresa, il ritmo è decisamente calato e il gioco è diventato nettamente fisico e frammentato: la Triestina ha rischiato di subire gol al 73' con una ripartenza sbagliata ma al 77', su una punizione corta da sinistra del limite dell'area, Ionita ha colpito di testa prolungando la sfera sul secondo palo trovando una traiettoria imprendibile, con il pallone che si è insaccato direttamente nel sette alla sinistra del portiere neroazzurro. Nel finale, gli ospiti hanno gestito il vantaggio senza concedere grandi opportunità, portando a termine una prestazione concreta che ha consentito di portare a casa tre punti fondamentali in ottica salvezza.
LA CLASSIFICA Da quando Tesser ha preso in mano la squadra, ovvero contro il Padova all'Euganeo un girone fa, gli alabardati hanno conquistato 34 punti, uno in meno del Padova, e questo la dice lunga quanto la mano del tecnico sia stata determinante in una squadra che era praticamente retrocessa e che invece oggi è più viva che mai. Sono 36 i punti in classifica, al netto dei cinque punti di penalizzazione inflitti dalla federazione, che consentono agli alabardati di appaiarsi al sedicesimo posto, a meno tre dalla Pergolettese quindicesima, posizione che consentirebbe la salvezza sicura. Sono 34 i gol realizzati fin qui in stagione, 43 quelli subiti e un rendimento interno al limite della perfezione: una sola sconfitta, due pareggi e cinque vittorie, tra cui contro il Vicenza, da quando il tecnico di Montebelluna si è seduto sulla panchina. Altra curiosità statistica, in casa la Triestina ha sempre trovato la via del gol, anche nella sconfitta contro la FeralpiSalò. Solo la Pergolettese è riuscita a fermarla sullo 0-0.
SENZA ALI Nella formazione dell'Unione sono tante le assenze che il tecnico dovrà considerare. In settimana l'ex Padova Germano ha lavorato a parte in palestra, cosi come Balcot e Cancellieri che hanno svolto lavori differenziati dal resto del gruppo. In sostanza, nel 4-3-1-2, Tesser dovrà fare a meno delle sue ali, e si affiderà a Jonsson, che comunque a Meda ha dato segnali positivi, mentre sulla corsia di sinistra ci sarà quasi sicuramente Tonetto, che dovrà dosare bene le forze. Per il resto dovremmo rivedere del tutto o quasi la formazione scesa in campo domenica scorsa contro il Renate. Davanti a Roos quindi la solita coppia di centrali formata da Silvestri e Frare con i citati Jonsson e Tonetto sulle fasce, mentre a centrocampo il play dovrebbe essere ancora Correia, coadiuvato dalle mezzali Ionita e Fiordilino. E se la coppia di attacco dovrebbe essere ancora composta da Strizzolo e Olivieri, che fin qui ha raggiunto quota nove gol (l’alternativa è Vertainen, che segue a quota sei), l’unica vera incertezza è sul ruolo del trequartista, nel quale al momento si sono alternati Cortinovis e D’Urso. Il giovane di scuola bergamasca, oltre alle giocate di classe, ha dimostrato in questo periodo di avere più gamba, ma il più esperto giocatore ex Cosenza ha pennellato la punizione del colpo di testa di Ionita a Meda.
I PRECEDENTI Sono ben 85 i confronti tra le due formazioni, con il Padova avanti nel computo delle vittorie: 33 successi biancoscudati contro i 25 alabardati, in mezzo 27 pareggi. Di conseguenza, la formazione di Andreoletti è avanti nel computo totale dei gol, con 94 gol segnati e 78 subiti. Nel recentissimo passato, i biancoscudati hanno perso solo una volta nelle ultime otto sfide, 1-0 nel 2021 ma da allora cinque vittorie e due pareggi, tra cui quello dell'andata all'Euganeo finito 1-1 con le reti di Bortolussi nel primo tempo e Sambù nella ripresa.
PIU' DI UN DERBY Non è un derby qualsiasi. Non è una semplice rivalità tra squadre del Nord-Est. Triestina–Padova è una partita che ha un’anima, una memoria, un nome: Nereo Rocco, il "Paròn". In dialetto triestino, paròn significa “padrone”, ma con una sfumatura di affetto e rispetto. Così chiamavano Nereo Rocco a Trieste, sua città natale, dove mosse i primi passi da calciatore e allenatore. Uomo schietto, amante del calcio vero, capace di mescolare tattica e umanità, Rocco è una leggenda per entrambe le tifoserie. Dopo gli esordi con la Triestina, portata fino al secondo posto in Serie A nel 1947-48, Rocco approdò a Padova negli anni ’50. Fu lì che costruì un miracolo sportivo, trasformando una squadra modesta in un gruppo temuto da tutti, arrivato perfino sul podio della Serie A nella stagione 1957-58. Il suo Padova era grinta, organizzazione, cuore. Da allora, ogni sfida tra Triestina e Padova porta con sé qualcosa di più di tre punti in palio: è un omaggio al Paròn, simbolo di un calcio romantico, combattivo, e profondamente umano. È un derby che profuma di storia, di stadi pieni e dialetti diversi che si incrociano con rispetto e rivalità. Triestina–Padova è il Derby del Paròn. E ogni volta che si gioca, è come se Rocco fosse lì, a bordo campo, con il suo cappotto e quel sorriso furbo di chi il calcio lo ha sempre capito prima degli altri.