INTERVISTA | Anche Nanu tifa forte: "Padova, ultimo sforzo: metti la ciliegina sulla torta!"

Lontano da Padova, vicino al Padova. Nanu Galderisi, il biancoscudato del Secolo, vivrà l'ultima giornata di campionato di Serie C nella sua Salerno, davanti al televisore: anche lui in apprensione per l'ultimo atto di un campionato elettrizzante. “Forza Padova! - ci dice, raggiunto telefonicamente - A Lumezzane sarà davvero l'ultima curva: conto che la squadra di Andreoletti riesca a mettere la ciliegina sulla torta di una stagione grandiosa. Hanno condotto il girone A conquistando tante vittorie e mostrando un ottimo calcio: meritano di tagliare il traguardo dopo tutto il lavoro che hanno fatto negli scorsi mesi. Io la seguirò da casa, ma conto di tornare in città nelle prossime settimane e…”
E Nanu qui si ferma, un po' per scaramanzia, un po' per non anticipare i tempi. “Non è mai facile vincere a Padova: lo sappiamo tutti” dice Galderisi. “Il mio Padova c'è riuscito e ancora oggi viene ricordato: sarebbe bello che fosse così anche per questa squadra che vedo unita e forte". Quindi, una similitudine che corre nel tempo. “Quando ho visto le lacrime di gioia di Trieste, al Rocco, di Bortolussi e compagni… beh, ho un po' rivisto le nostre espressioni di gioia e sofferenza assieme… nei momenti più belli della cavalcata. E' presto però, aspettiamo che il Padova faccia quest'ultimo punto”.
C'è una squadra, dice Nanu, “ma c'è soprattutto un allenatore”. Da collega, Galderisi ci tiene a sottolineare quanto importante sia stato il lavoro di Matteo Andreoletti. “Soprattutto nei momenti di difficoltà, che non sono stati pochi: in campo e non solo, ha mantenuto la lucidità e non ha perso il gruppo”. Questo aspetto, spiega Nanu, si potrà rivelare fondamentale: “Perché il cammino è stato importante, e di tante vittorie: cosa affatto scontata in un campionato complicato come la Lega Pro. Evidentemente è riuscito ad essere un riferimento per il gruppo: perché se riesci ad instaurare un rapporto umano poi arrivano anche le belle giocate in campo. La sua è stata un'impronta solida che ha bisogno solo dell'ultimo sforzo. Bisogna lottare e crederci ancora per tagliare il traguardo”.