Padova calcio di Martina Moscato , 17/05/2025 22:54

ANDREOLETTI | "Spero di godermi questo traguardo a lento rilascio. Ho dato tutto”

Andreoletti
Andreoletti

”Il rammarico più grande è che finisce una stagione che avrei voluto non finisse mai. Spesso sono frasi da libro cuore ma in questo caso rende l’idea di quello che abbiamo fatto“. 

Lo ribadisce Matteo Andreoletti, al termine della sfida persa con l’Entella, che il campionato che ha visto il suo Padova riconquistare è stato bellissimo, che il percorso è stato quasi più bello della meta raggiunta, anche se all’ultima partita la SuperCoppa non è arrivata, a conclusione di una stagione comunque perfetta.  
”Avere un gruppo di lavoro così è irripetibile. Partite come queste, che mi avrebbe fatto piacere vincere, sono a coronamento di un campionato altrettanto irripetibile“. 

Andreoletti riavvolge il nastro: “All’inizio l’obiettivo era migliorare il secondo posto dell’anno scorso, ovvero vincere il campionato. C’era però la voglia di arrivarci attraverso il miglioramento tecnico e ci sono tanti numeri quest’anno che dicono quanto abbiamo fatto bene. C’è da essere felici e orgogliosi, perché davvero abbiamo fatto qualcosa di speciale. Non ce l’ha regalato nessuno ce lo siamo preso con lavoro e umiltà. Spero di godermi il tutto a lento rilascio. Io per carattere mi godo poco, soffro più le sconfitte di quanto mi goda le vittorie. Spero ci sia modo di godermela un po’ di più nelle prossime settimane questa splendida annata”.  

”Sicuramente qualche errore l’ho commesso - prosegue l’allenatore del Padova - ma io mi sento di aver dato tutto quello che so fare. Ho messo il massimo di passione e professionalità, dal punto di vista dell’impegno posso rimproverarmi davvero poco. Sono grato alla società che mi ha dato l’opportunità di allenare qui dopo l’esonero a Benevento, mi fa molto piacere aver fatto una stagione come questa”. 

“Oggi è quasi come fosse l’ultimo giorno di scuola - conclude - quando finisce un’annata calcistica fatta così ti dispiace. Uno dei motivi per cui non mi godo ancora bene il tutto è che vorrei che questo percorso non finisse mai. Pensare che questo gruppo non possa arrivare in serie B nella sua interezza non mi permette di godermi appieno il momento. La cosa più emozionante di tutte? Resterà il momento dell’uscita dal tunnel con il pubblico che mi applaude e mi chiama. E’ davvero qualcosa di sensazionale, molto emozionante, sopratturti se penso da dove sono partito: alla prima conferenza stampa c’erano giustamente perplessità e scetticismo. Ritrovarsi successivamente un pubblico che ti applaude, ti sostiene, ti chiama penso sia più gratificante di un contratto e dell’aspetto economico. Se facciamo questo lavoro lo facciamo soprattutto per emozioni come queste. C’era poco pubblico? Mi dispiace aver visto posti liberi forse non abbiamo seminato bene e dovremo ragionarci. Dispiace per questi ragazzi: credo che meritassero una cornice diversa”.