Figli d'arte, figli pezzi di cuore, figli biancoscudati, figli promossi in Serie B. Non solo la gioia di Marco Fortin parlando di Mattia, numero uno del Padova (QUI parte dell'intervista) anche Daniele Delli Carri ha parlato del suo Filippo, baluardo della difesa. In una lunga intervista a Il Gazzettino, l'attuale diesse della Triestina - ma attenzione alle voci che lo vogliono in altre società, anche di Serie B - si è detto felice del percorso di maturazione del figlio: fisica e tattica. “La stagione scorsa ha completato l'aspetto fisico e quest'anno l'aspetto tecnico: ha trovato un allenatore (Andreoletti, ndr) che l'ha migliorato nella parte che mancava”. Ossia, l'impostazione dal basso. Ma non solo: anche la diligenza tattica è cresciuta, pensando ad esempio al fatto che Filippo Delli Carri abbia saltato una sola giornata per squalifica: “Significa essere un calciatore pulito che legge le situazioni di gioco prima degli altri - ha detto papà Daniele - Arrivando prima, rischi meno ammonizioni. E' una caratteristica molto importante per il ruolo”. 

Daniele Delli Carri fa poi i complimenti al collega Mirabelli: “La sua forza è stata tenere i giocatori che pensava potessero portare la vittoria: Filippo è stato uno di quelli a cui ha detto da qui non vai via”. Così, insomma, il giocatore è stato convinto a rimanere per l'importanza del progetto e si sono spente le sirene estive da altre società di B. Ora il difensore la Serie B l'ha conquistata da protagonista con la maglia del Padova. “E' un presuntuoso ambizioso - ha detto ancora papà Daniele - Sa quello che vuole e quello che deve fare”. Chiusura con una battuta: più forte Daniele o Filippo Delli Carri? “Quando avrà fatto 250 partite in Serie A probabilmente lo sarà lui…”