Padova calcio di Redazione , 12/03/2021 9:26

Il Piccolo Faraone è diventato grande: El Shaarawy, partito da Padova, torna al gol in Italia

El Shaarawy

Il “Piccolo Faraone” è diventato grande. 29 anni e una strada piena di stop and go. Ma Stephan El Shaarawy, nato a Savona da mamma Lucia e papà Sabry egiziano, ha ricominciato a salire sulla piramide degli dei del calcio. Un talento mai espresso completamente, piedi delicati e invenzioni da maestro. E’ tornato al gol in Italia, in una competizione europea: sua una delle tre reti con le quali la Roma ha sbrigato la pratica Shakhtar in Europa League. I quasi due anni in Cina, allo Shanghai Shenhua, lo hanno convinto a tornare alla città eterna e a vestire quel giallorosso che, in qualche modo, gli aveva ridato fiducia dopo il tunnel buio del Milan e del Monaco nelle stagioni precedenti.

NATO BIANCOSCUDATO. Cresciuto nelle giovanili del Genoa, Stephan diventò uomo a Padova. Fu Rino Foschi a chiederlo in prestito a Preziosi. Con le sue giocate, El92 portò i biancoscudati al punto più alto della loro storia più recente: la finale dei playoff di B contro il Novara. Proprio quel 12 giugno 2011, dopo l’espulsione di Cesar durante la gara di ritorno, il faraone fu sostituito da Dal Canto (scelta ancora indigesta ai tifosi) che inserì Trevisan per ripristinare la difesa a 4 sacrificando proprio El Shaarawy. Il finale è ben conosciuto. I piemontesi andarono in A. I giocatori del Padova piansero lacrime amare. In quella stagione Stephan segnò 9 reti: 7 in campionato, 2 nella doppietta a Varese nella semifinale playoff. 

UNA VITA FA. Sembra passata una vita, è passata una vita. C’era chi lo definiva il nuovo Roberto Baggio. Finì nella copertina di Fifa14, assieme a Messi. Ma l’aereo del Faraone non decollò come avrebbe dovuto. La vita di Milano, gli infortuni, le distrazioni, le attenzioni mediatiche forse non fecero bene al gioiello dai piedi fatati. I tifosi biancoscudati lo ricordano per le sue imprese in campo e anche per la sua estrosità sui social: fece il giro del web il suo video in cui, nello spogliatoio, palleggiò accarezzando coi piedi una pallina da tennis, con un’agilità che lasciò tutti di stucco. Ora è tornato per riprendersi un pezzo della capitale. E i supportes del Padova lo ammirano, ricordando il passato e sperando, sia mai, di rivederlo dalle parti del Santo, un giorno.