Padova calcio di Martina Moscato , 21/07/2021 7:00

Pelagatti: Non vedevo l'ora di rivedere i miei compagni! Se potessi cancellerei Modena... VIDEO

L’intervista a Carlo Pelagatti

E’ il primo giocatore del Padova a prendere la parola dopo la sconfitta ai rigori che ad Alessandria è costata al Padova la promozione in B all’ultimo atto. Il difensore Carlo Pelagatti si presenta nella sala riunioni dell’hotel Antoniano di Montegrotto con il consueto sorriso e tanta voglia di ripartire. “Ripartiamo dall’inizio di questo ritiro, c’è entusiasmo e voglia di ricominciare – esordisce – non ci nascondiamo che poco più di un mese fa abbiamo avuto una bella mazzata ma adesso si riparte da… adesso. Bisogna cancellare tutto. E’ dura ma iniziare ci aiuta a far passare quello che c’è stato”. 
La società ha deciso di confermare in larga parte il gruppo che lo scorso campionato è arrivato a un passo dal traguardo senza tagliarlo. “Se l’anno scorso abbiamo fatto quello che abbiamo fatto è stato perché eravamo un grande gruppo. Senza un grande gruppo i campionati non li vinci. E’ importantissimo ripartire dalle basi e dal gruppo dell’anno scorso: è fondamentale per il rapporto che abbiamo tra di noi, visto che siamo tutti amici, ma anche per utilizzare la rabbia che abbiamo dentro per fare bene e riscattarci nella stagione che sta per cominciare”. 
Se si potesse cancellare un episodio dell’anno scorso quale sarebbe? “La partita di Modena. Ci sono stati tanti altri episodi negativi che non si sono compensati, vedi il mani di Trieste. Ma Modena è stata proprio complessa per come l’abbiamo vissuta prima, durante e dopo: la rigiocassimo altre mille volte non finirebbe come è finita (3-0 per il Modena, ndr). E’ andato male tutto lì. Qualche volta ne parliamo di cosa non ha funzionato l’anno scorso ma dopo poco cambiamo discorso e ci diciamo: ‘dai, basta parlare di questo, guardiamo avanti’”. 
“Se mi mancavano i miei compagni? Ma se li ho visti 20 giorni fa! – sorride Pelagatti – Scherzi a parte, siamo amici: quando hai la fortuna di ricominciare in un gruppo in cui conosci bene chi lavora con te e ti circonda hai molto più entusiasmo e stai bene quando ti ritrovi. E’ un inizio diverso rispetto a quando approdi in un gruppo nuovo e decisamente più piacevole”. 
L’anno scorso il Padova era nel difficilissimo girone B, quest’anno finirà nel raggruppamento A. “Dovremo avere costanza e fare un gran girone di ritorno, partendo forte ma arrivando forti anche alla fine. Credo che anche in questo girone ci saranno avversarie dure, vedi Sudtirol, Triestina, forse l’Entella, Lecco, AlbinoLeffe, Pro Vercelli. Come vedete la concorrenza c’è anche qui”. Pavanel? “Finora ci ha dato quelle due-tre regole di convivenza fondamentali per il quieto vivere di un gruppo ma non abbiamo avuto modo di parlare a fondo. Ho capito subito che è uno molto determinato e carico e questo non può che farci bene perché questo gruppo ha bisogno di essere caricato e di avere entusiasmo e voglia di vincere. Siamo partiti da poco ma penso che la direzione sia quella giusta”.