Padova calcio di Redazione , 25/02/2022 9:00

Oddo si presenta: Il coraggio non mi manca, ho avuto esperienze più difficili di questa

TBS-S_Presentazione_Oddo_25022022

Massimo Oddo, nuovo allenatore del Calcio Padova, si presenta: “Il primo contatto con la società è stato lunedì scorso, l’accordo verbale mercoledì. Ieri, giovedì mattina, ho firmato il contratto. La categoria non mi spaventa, il calcio è bello in tutte le categorie dipende da come puoi lavorare. Qui ho la sensazione che si possa lavorare bene”.

Ha poi aggiunto: “Il coraggio non mi manca. Ho avuto esperienze più difficili di questa anche nella vita. Non bisogna avere paura di avere coraggio, vivo di sensazioni e di amore per il mio lavoro. Chi era qui prima di me ha fatto un gran lavoro, la squadra è costruita per vincere. Vengo qui portando le mie idee, non mi pongo il problema del perché l’allenatore di prima è stato esonerato. Ci metterò tutto me stesso e la mia sensazione è che qui si possa lavorare bene” ha ribadito Oddo.

Il nuovo tecnico ha detto che segue i biancoscudati da un po’: “Io vengo qui con le mie idee e il Padova credo sia confacente a queste. Ho rifiutato altre piazze, sono venuto qui perché sono convinto di poter fare un buon lavoro. Ho fatto questa scelta perché sono convinto. Ho visto il Padova contro il SudTirol ancora in tempi non sospetti e ho visto che posso lavorare sulla squadra per fare meglio”.

A proposito del contratto il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli spiega: “Il mister per primo ha detto che voleva prima farsi conoscere. Non ha voluto lui un contratto pluriennale per farsi prima conoscere. Non aveva bisogno di un contratto ne aveva uno in essere, ci siamo stretti la mano e via”.
A tal proposito Oddo ha aggiunto: “Ho voluto questo contratto perché l’esperienza negativa degli ultimi anni mi ha spinto a non credere più nei progetti contrattuali. Prima lavoro e prima mi faccio conoscere dalla squadra e dai tifosi, e poi il progetto viene da sè”.

Oddo ha le idee chiare: “Voglio far divertire: vinci se ti diverti e fai un bel calcio! Cerco di piacere, arrivo con umiltà e determinazione. Poi se ci piacciamo andiamo avanti insieme. Un allenatore deve essere anche un po’ psicologo, capire le situazioni delicate, saper parlare con un giocatore scegliendo se motivarlo bacchettandolo o dialogando… Ora conta a livello tattico fare poche cose e decise. Manca troppo poco tempo, non si può entrare a gamba tesa perché faresti dei danni”.

Parlando del campionato e della classifica ha le idee chiare: “Primo posto? 10 punti sono tanti da recuperare contro una squadra che ha preso 6 gol e fa bene. Il nostro obiettivo è vincerle tutte da qui alla fine anche oltre il campionato se ci sarà il prosieguo. Quindi l’obiettivo è vincere il campionato, sono qui per questo. Porterò le mie idee. Voglio vincere attraverso il buon gioco, non il bel gioco. Conosco i giocatori e voglio sfruttarli per le loro caratteristiche. Ho allenato Nicastro, Monaco e Busellato li conosco, altri li ho visti da fuori ma poi allenarli è un altro conto. Psicologicamente come stanno? Ho detto ai ragazzi di non creare ansia, ho detto loro di dare il 100 per cento (non il 110!) e se un giorno il tuo massimo è l’80 per cento va bene anche l’80 per cento. Se tutti danno il 100 per cento si vince: io poi ho perso un campionato per una traversa per cui…”.

Pavanel non lo chiamerò, non ha senso. Se lo conoscevo di persona lo chiamavo. Ci vedremo a Coverciano e ci saluteremo, se poi vinceremo un po’ di merito sarà anche suo” ha aggiunto l’allenatore. “La categoria non conta se ci rimani poco. La mia aspettativa è allenare il Real Madrid e il Manchester ma ci si arriva attraverso un percorso. Ho avuto esoneri, difficoltà e questa è tutta esperienza da cui ho tratto benefici. Anche da calciatore ho sempre avuto l’umiltà di riconoscere i miei errori, cerco di non farli più. Non conta la categoria qui perché con questa squadra la categoria sono certo che la lasceremo presto” ha detto.
“Il Padova ha fatto tanti punti e tante buone partite – ha aggiunto. Quello che può cambiare è la filosofia tra un allenatore e altro. C’è chi preferisce partire dal basso, Castori è diverso da Guardiola. Castori vince i campionati, può piacere o non piacere ma vince. Magari sul piano estetico è più bello da vedere Guardiola ma Castori è più concreto”.

Nelle prossime ore arriverà come vice allenatore Marcello Donatelli. “Non sono venuto qui perché il Padova è forte, ma perché è adatta a me, a quello che può essere il mio lavoro. Sono contento che mi abbia chiamato il Padova. Questa è una piazza che ha tanta voglia di rivivere il calcio vero, anche in serie A. Perché c’è stato e l’ha vissuta. Normale che stare in serie C dispiace rimanerci due anni pure ma avere una società importante che fa squadra importante aumenta l’aspettativa e magari ci rimani male se non vai su per un rigore. Voglio tornare a dare vita ai sogni del Padova!” ha concluso Oddo.

DIRETTA TV DURANTE PADOVA-LEGNAGO
“Non ho visto Padova-Legnago dal vivo? – risponde ad una domanda dei giornalisti – Avevo preso un impegno e firmato un contratto in tv e non potevo non andare. Comunque la squadra la senti quando la alleni, vederla dal vivo o in tv cambia poco” ha detto Oddo.

Gallery
Leggi Anche