Padovani e Palermitani di nuovo di fronte: la storia del gemellaggio più bello che c'è FOTO

Padova-Palermo, amore eterno. Ed è amore vero quello che provano le due tifoserie, l’una per l’altra: sincero e fedele, visto che dura da ben 39 anni ed è riuscito a sopravvivere a più cambi generazionali. Un amore che nelle prossime ore vivrà un suo nuovo momento cruciale, un incrocio che diventerà storico: tra biancoscudati e rosanero ci si gioca l’ultimo pass per salire in Serie B.
LA STORIA La genesi di uno dei gemellaggi più duraturi del panorama ultras italiano è nota: galeotta fu una vacanza, nel 1983, di cinque ultras padovani in Sicilia. Una prima amicizia rinsaldata pochi mesi più tardi, quando nel novembre dello stesso anno Padova e Palermo si affrontarono all’Appiani (finì 0-0). E poi, un feeling cresciuto, appuntamento dopo appuntamento attraverso oramai quattro decadi. “Ci sono stati cambi di generazioni, ma questo non è stato un ostacolo – ci racconta Andrea degli Ultras Padova. – Volta dopo volta ci si è conosciuti e sono stati condivisi i rispettivi contatti: così si è sempre deciso di continuare a rimanere gemellate le tifoserie. L’unico momento di difficoltà è stato quando per 15 anni non ci siamo più incrociati visto che le squadre militavano in categorie diverse. Alla fine, però, vuoi perché alcuni tifosi palermitani sono residenti al nord, vuoi per vacanze, spesso e volentieri ci siamo incontrati. I contatti sono durati proprio grazie alla volontà delle rispettive nuove generazioni di continuare”. Nel mondo ultrà conta la presenza. E spesso e volentieri ultras biancoscudati e rosanero sono stati fianco a fianco in partite decisive: i palermitani con i padovani a Busto Arsizio, nel 2009, i padovani con i palermitani nelle sfide calde in Veneto (a Vicenza, Verona, Cittadella). L’ultima volta? Recentissima: uno stendardo degli Ultras Padova era presente in prima fila sugli spalti del Rocco, a Trieste, nella prima gara della squadra di Baldini di questi playoff, che si concluderanno proprio con la sfida tra Padova e Palermo.
IL LEGAME Cosa unisce due tifoserie espressione di città così diverse? “La stessa visione di fondamenti ultras, l’attaccamento alla maglia, il piacere di stare insieme, il condividere idee” ci dice ancora Andrea. A metà anni ’90 comparse sugli spalti pure uno striscione eloquente: Nessuna secessione potrà fermare la nostra unione! “Sono amicizie che sono diventate extra calcistiche: io per esempio sono stato invitato a due matrimoni, loro altrettanto. A Palermo c’è il massimo dell’accoglienza, noi siamo forse un po’ più freddi ma quando ci sciogliamo…cambia tutto. Ecco, il gemellaggio è un qualcosa che va oltre il campo: se per esempio, e mi auguro di no, un giorno questo legame tra 30 anni dovesse finire, le amicizie rimarrebbero tali”. E nel tempo, come a macchia d’olio, il popolo del tifo ha risposto e continua a rispondere. Sui social di fede palermitana, in queste ore, sta spopolando un commento di un tifoso padovano che si augura vengano messi a disposizione più posti in tribuna per la finale d’andata all’Euganeo. “Cosa potrà mai succedere? Anche se padovani e palermitani saranno mischiati, sarà una festa!” E poi ancora nei commenti, la disponibilità ad ospitare dei veneti e la promessa di accoglienza da parte dei siciliani. Aspetto affatto banale, per una finale che vale il passaggio di categoria.
ALL’EUGANEO E POI AL BARBERA E’ presumibilmente vero: sugli spalti sarà festa, ma in campo sarà battaglia. Cosa succede ai gemellaggi in occasioni come queste? “Noi tifiamo per il Padova, loro per il Palermo: su questo non c’è dubbio” risponde Andrea. “Come tutti spero di vincere, e se succederà mi godrò la vittoria senza mancare di rispetto al mio avversario. Non esulteremo in faccia o sbeffeggeremo chi ci sta di fronte. Palermo non lo merita. E contiamo sull’intelligenza anche degli altri tifosi non ultras”. E se fosse un tifoso siciliano a provocare? “E’ più probabile che un ultras del Palermo lo prenda a sberle prima di noi”. Andrea ricorda poi un precedente. “Nel 1994 giocavamo una delle partite decisive e abbiamo pareggiato, rischiando di non andare in A. Fuori dal campo non è successo nulla. Se predominano i valori dell’amicizia non subentra mai il problema extra. Ci può essere il singolo episodio, ma a livello di gruppo non accadrà niente. Per la finale playoff saranno nostri ospiti a Padova e loro faranno lo stesso per noi a Palermo. E com’è giusto che sia: se il Palermo vince è giusto che festeggino, come faremmo noi se vincessimo”. In una cornice di tifo d’eccezione, tra coreografie e cori incessanti. In attesa del prossimo incontro, in attesa della prossima stagione: oltre la categoria, che per forza di cose per una delle due tifoserie sarà diversa. Ma non ne vuole risentire quello che viene definito il gemellaggio più bello che c’è.