Ronaldo, 'dottor Jekill e mister Hyde': chi vuole che il brasiliano rimanga, chi proprio no

Otto giorni dopo Palermo-Padova, le immagini della disfatta faticano ad andare via dalla mente. E tra tutti gli episodi negativi del Barbera, il più inspiegabile, il più controverso, il più nocivo rimane la capocciata di Ronaldo rifilata a Perrotta a gioco fermo. Com’è stato possibile? Ce lo si chiede ancora e chissà per quanto ce lo si chiederà. Il giocatore più rappresentativo, il capitano: con un gesto impulsivo ad affossare il suo Padova anziché tentare di rilanciarlo, oltretutto sotto gli occhi del VAR. Che il brasiliano fosse un dottor Jekill e mister Hyde del calcio, a queste latitudini lo si era già capito. Dai gol perla contro FeralpiSalò (triangolo concluso con un tiro al volo magnifico) o Lecco (saltata in dribbiling mezza difesa) ai colpi di testa come contro il Catanzaro nella scorsa Coppa Italia di C (piede a martello su caviglia dell’avversario, rosso e tre giornate di stop finale inclusa) se non come a Perugia due stagioni fa (rosso e rigore contro nei minuti finali). A Padova ora ci si chiede se sia giusto puntare ancora su di lui o se sia il caso di dirsi addio. Sui social, le rimostranze dei tifosi sono state piuttosto nette: appaiono davvero pochi quelli che hanno perdonato Ronaldo. In società il colpo di testa del Barbera non passerà impunito. E la conferma in rosa per la prossima stagione è decisione che divide il mondo biancoscudato.
DIBATTITO APERTO Secondo Nicolò Cherubin, difensore che ha vestito la maglia del Padova tre stagioni fa in squadra proprio con Ronaldo, ha pochi dubbi. “Ripartirei da lui – ha dichiarato Cherubin al Gazzettino – Lo conosco: l’errore che ha fatto al Barbera gli servirà da lezione. L’errore non è giustificabile, ma continuare a puntare il dito contro di lui non mi pare giusto”. L’attaccante Angelo Montrone si dice invece più scettico: “La storicità purtroppo non è dalla sua parte: non è la prima volta che ha un atteggiamento del genere tanto da mettere in difficoltà la squadra. Se prima della finale non avrei avuto dubbi sulla sua riconferma, ora ne ho non pochi: forse anche a lui farebbe bene cambiare aria”. Chiude il dibattito sul quotidiano locale l’opinione di Carlo Perrone. “Il gesto è imperdonabile, non da capitano. A malincuore non ripartire da lui, anche se giudico solo per quanto ho visto in finale. Non ho vissuto lo spogliatoio e non lo conosco a fondo”.
LA SOCIETA’ Come detto, in viale Rocco la conferma o meno del brasiliano è uno dei punti sul tavolo delle discussioni di questi giorni. Il giocatore ha due anni di contratto (siglati a fine 2021, con Sogliano come diesse) e su di lui negli anni è stata modellata la squadra. Rimarrà e rilancerà? Dopo la sconfitta del Moccagatta fu proprio il brasiliano il fulcro di quel riproviamoci ancora che diede a gran parte del gruppo la forza di ripartire per riconquistare la promozione: da Sogliano stesso a giocatori come Curcio, Germano, Della Latta. Ora? Conterà innanzitutto l’aspetto tecnico: mister Oddo (se venisse confermato) gli darebbe ancora in mano le chiavi del centrocampo? Come si è visto in questa parte finale di stagione, per il tecnico Ronaldo è stato giocatore fondamentale ma non imprescindibile: che si può sostituire, dopo un’ora di gioco o anche solo dopo un tempo (come a Catanzaro). Con meno emotività, verrà valutato tutto: con il rischio che il gesto del Barbera sia stato il suo ultimo atto in biancoscudato.