11 anni senza Piermario Morosini: quando arrivò a Padova e scelse il 25 di Almeyda... VIDEO
Ricorre l’undicesimo anniversario della scomparsa di Piermario Morosini, stroncato mentre giocava a calcio da una cardiomiopatia aritmogena. Era il 14 aprile del 2012, allo stadio Adriatico si giocava Livorno-Pescara: al minuto 31 della sfida di Serie B tra toscani e abruzzesi il centrocampista si accasciò colpito da un malore, pur cercando poi di rialzarsi due volte. Morì poche ore dopo all’ospedale di Pescara.
Una morte improvvisa che sconvolse non solo il mondo del calcio. Con i medici delle due squadre in campo a praticare il massaggio cardiaco in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, ostacolata all’ingresso dal campo di gioco da un’automobile della Polizia Municipale. Da quel tragico pomeriggio venne quindi promosso un decreto legge per rendere obbligatorio l’uso dei defibrillatori, anche per l’attività sportiva non agonistica: quando Morosini si accasciò a terra c’erano tre defibrillatori allo stadio ma non vennero usati.
Undici anni dopo, il ricordo di Morosini è ancora molto vivo, non solo tra i suoi tifosi ma tra tutti gli amanti del calcio. Cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta, il Moro giocò con le maglie di Udinese, Reggina, Padova, Bologna e Vicenza. Morì indossando quella del Livorno, che ha intitolato a Morosini una gradinata dello stadio Picchi. Ogni anno, tutte le tifoserie ricordano la sua scomparsa con coreografie e striscioni. E a suo nome è stata poi istituita un’associazione per la ricerca medica (QUI il sito ufficiale).
CON IL PADOVA Morosini arrivò all’ombra del Santo nel gennaio del 2010, nella sessione invernale del calciomercato. Vi riproponiamo la giornata di presentazione in Viale Rocco: assieme ad un altro centrocampista cresciuto nella cantera dell’Atalanta, Giacomo Bonaventura, ecco Morosini alzare la maglia con il numero 25 sulle spalle. “Il mio idolo è sempre stato Matias Almeyda… non potevo lasciarmi sfuggire l’occasione di prendere questo numero”. Morosini scese in campo per 14 volte con la maglia del Padova. Il suo esordio fu immediato, a Piacenza, il 6 febbraio 2010. La partita più importante però arrivò a fine stagione, quando partecipò al trionfo biancoscudato al Rocco di Trieste: anche con il suo contributo il Padova riuscì a conservare la Serie B.