Nel segno della continuità. Sembra questa l’intenzione della società calcio Padova all’indomani dell’incredibile uscita di scena al secondo turno dei playoff per mano della Virtus Verona. La presidente Alessandra Bianchi e il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli, che già nell’ultima parte della stagione regolare si erano eclissati adottando la linea del bassissimo profilo, hanno scelto di proseguire nella via del silenzio per qualche giorno, ufficialmente per far sbollire la rabbia dettata dalla modalità con cui è arrivata l’eliminazione, con quel rigore netto non dato su Liguori e trasformato dall’arbitro in punizione dal limite. Questo atteggiamento non è stato gradito dalla parte più calda del tifo padovano: gli ultras hanno infatti esposto uno striscione di fronte all’ingresso della tribuna ovest dello stadio Euganeo scrivendoci “Il silenzio degli incompetenti”. Chiaro il riferimento non solo al silenzio ma anche alla gestione della squadra che evidentemente giudicano non sufficiente, nonostante l’eliminazione non sia imputabile, come ad esempio è successo nella finalissima playoff dell’anno scorso a Palermo, ad una prestazione indecorosa della squadra. Nonostante il clima intorno alla dirigenza non sia all’insegna della serenità, con ogni probabilità il patron Joseph Oughourlian manterrà l’attuale assetto dell’organigramma societario così come appoggerà il rinnovo della fiducia a mister Vincenzo Torrente, arrivato a metà dicembre per sostituire in corsa l’esonerato Bruno Caneo. 

La riconferma di Torrente, che nonostante abbia fatto fatica all’inizio del suo percorso biancoscudato è riuscito a chiudere con un bottino di 33 punti in 21 partite, è peraltro ben vista dalla maggioranza dei tifosi: nel sondaggio che abbiamo pubblicato sul nostro sito tgbiancoscudato.it, alla domanda: come si deve ripartire? Il 61% dei votanti ha votato proprio l’opzione “da mister Vincenzo Torrente”. Che già a caldo, a eliminazione appena incassata, aveva trovato la forza di dire che sì lui in questa piazza così importante rimarrebbe con gioia e voglia di riprovarci.

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