“Siamo estremamente gratificati e orgogliosi di questo esordio in serie A perché Giovanni Leoni è veramente un prodotto del nostro vivaio: ha avuto un percorso particolare, è stato un ragazzo che non ha avuto, per usare una metafora, un’autostrada di fronte a sè. Ha avuto un percorso variegato e delle difficoltà legate soprattutto al suo sviluppo fisico: cresceva 10 centimetri all’anno e in quei momenti perdeva un po’ di coordinazione, non si riconosceva nel suo corpo. A fare la differenza in lui la mentalità: da quel punto di vista è veramente nettamente superiore alla media”. 

Così il responsabile del settore giovanile del Padova Carlo Sabatini a proposito dell'esordio in serie A del baby difensore cresciuto nel segno del Biancoscudo. 

“Mi permetto di dire che il ragazzo è stato costruito con allenatori importanti: ha avuto Claudio Ottoni, ha avuto Luca Rossettini, ha avuto Giuseppe Agostini. Ciascuno di loro gli ha dato qualcosa di importante. Ottoni e Rossettini, essendo stati difensori come lui, gli hanno trasmesso i trucchi del mestiere e i consigli giusti per quel ruolo. Beppe Agostini invece gli ha dato la padronanza e la sicurezza di sé che, tradotte in campo, sono costruzione del gioco, padronanza della situazione tecnica, saper individuare i passaggi chiave e i cambi gioco. Ha acquisito una serie di abilità che lo hanno portato a fare questi doppi salti mortali: prima l’esordio da noi in C, poi quello in B alla Sampdoria anche con il gol ora la ciliegina sulla torta dell’esordio in A”. 

Nel VIDEO l'intervista a Sabatini realizzata per Tg Biancoscudato