Padova calcio di Redazione , 02/01/2025 8:40

E' un Padova che bada alle spese: il primato a +10 dal Vicenza frutto di oculatezza

Mirabelli, Andreoletti e Potti
Mirabelli, Andreoletti e Potti

La data spartiacque è quella del 12 giugno 2022. Il Padova, dodici mesi dopo essersi fatto sfuggire il salto tra i cadetti ai rigori contro l'Alessandria, perde la seconda finale playoff consecutiva, a Palermo, consegnando la B ai rosanero su un piatto d'argento. Alla (pessima) prestazione del “Barbera” assiste il patron Joseph Oughourlian, che all'ultimo era riuscito a ritagliarsi uno spazio di tempo tra mille impegni di lavoro e a materializzarsi allo stadio palermitano per suonare la carica ai suoi, per far loro capire quanto fosse importante, di più fondamentale, coronare il dispendioso progetto triennale messo in piedi dalla società con il raggiungimento dell'obiettivo. 

E' l'esito infausto di quella partita a cambiare irrimediabilmente il corso biancoscudato. Il numero uno del Padova, al fischio finale, se ne va senza salutare nessuno ed inizia ad elaborare la sua nuova strategia, dicendo stop da quel momento in poi ad esborsi economici esagerati per accaparrarsi questo o quel giocatore di categoria superiore. Accantonata l'idea di spendere tanto e subito in chiave “one shot” (visto che il colpo solo non è riuscito per ben due volte), la serie B dovrà arrivare attraverso la strada della sostenibilità, dell'oculatezza, costruendo una squadra con uno zoccolo duro solido da mantenere intatto nel tempo e da arricchire solo con pochi e sensati ritocchi di anno in anno. 

Al termine del girone d'andata del campionato in corso, si può dire che la strada intrapresa sia quella giusta, aldilà di un po' di fisiologico scetticismo iniziale: il Padova è infatti arrivato al giro di boa (più la prima giornata di ritorno) con in tasca il primato a più 10 dal Vicenza, spendendo “solo” 4.682.553 euro (contro, ad esempio, i 6.864.294 euro dello stesso Vicenza). Solo il Pescara, che condivide nel girone B il primo posto in classifica con Ternana e Virtus Entella a quota 41, è costato di meno. Il Benevento, capolista nel raggruppamento C con 40 punti, ha speso più del doppio di viale Nereo Rocco (9.729.036 euro). Spese più pazze anche per Ternana (6.363.675 euro) e Virtus Entella (5.938.399 euro). 

Guardando la serie C nel suo complesso, viale Nereo Rocco (che nel girone A è quinto) si posiziona al decimo posto: all'ottavo c'è, appunto, il Vicenza. Discorso a parte per la Triestina, penultima con 13 punti con un esborso di quasi 8 milioni di euro.