Terzo pareggio all'Euganeo per il Padova di Andreoletti che impatta contro l'Arzignano: 1-1. Ecco i voti per i biancoscudati scesi in campo.

FORTIN 6,5 Nel primo tempo un grande intervento: ipnotizza Cariolato con un'uscita tecnicamente perfetta e con il giusto tempismo. Poi ordinaria amministrazione. Nulla può sul gran tiro di Mattioli che vale l'1-1.
KIRWAN 6 Torna terzino, come ai vecchi tempi. Nulla da dire sulla fase difensiva: puntuale e combattivo. In posizione arretrata, fatica però nel partecipare alle azioni d'attacco: qualche cross prevedibile (dal 31' st RUSSINI s.v. troppo poco tempo per incidere, anche se Boseggia dice no pure a lui)
DELLI CARRI 6 Positivo nel tenere al minimo sindacale gli avanti giallocelesti, che in porta, alla fin fine, concludono un paio di volte e basta. Nel finale partecipa all'assalto avanzando in attacco: ha pure sul destro l'ultima chance, ma spara alto.
PERROTTA 5,5 Due sbavature, una per tempo. La seconda costa il pareggio: al 68' legge male il movimento di Mattioli e diventa fatale il ritardo nel contrasto. Nell'occasione vicentina del primo tempo Mattioli lo pizzica nell'imbucata che porta Cariolato davanti a Fortin. A parte questi episodi, le sue chiusure sono di qualità.
VILLA 6,5 Gara di pura potenza: nella fase difensiva e nell'attaccare la fascia, spingendosi in profondità. Mostra un'ottima condizione. Ha pure un'occasione in apertura di gara ma cicca col mancino da buona posizione (dal 25' st FAVALE 6,5 Entra e per dinamismo non fa rimpiangere l'uscita del collega di fascia. Pure lui avrebbe un buon pallone da calciare verso la porta di Boseggia, ma perde l'attimo e l'azione sfuma).
LIGUORI 6 Altro giro, altro ruolo per Liguori: ancor più lontano dalla porta, pare un altro giocatore. Lui si cala nella parte e va, ma evidentemente mancano i suoi guizzi negli ultimi metri. Scalda presto i guanti a Boseggia poi nel finale un tiro al volo viene dal muro gialloceleste: sarebbe stato un eurogol.
FUSI 5,5 Primo tempo interpretato con qualità, tra recuperi e sgroppate. Poi l'animosità prende il sopravvento ad inizio ripresa: rimedia un giallo trattenendo un avversario per i pantaloncini, viene graziato del secondo pochi minuti dopo per un intervento evitabile. Andreoletti lo cambia immediatamente e il Padova ne risente (dal 12' st CRETELLA 6 Entra a freddo, o quasi: lo si vede a suo agio nel ruolo a lui più consono. Non brilla ma diventa pericoloso quando calcia i piazzati)
CRISETIG 6 Compassata regia, come d'abitudine: l'ordine c'è, e come spesso accade, i tempi sono quelli giusti. Manca il guizzo, ecco: in una gara del genere sarebbe stato determinante.
VARAS 6,5 Il gol è premio che merita dopo l'ingiusta espulsione di Trento: perché il ritorno dalla squalifica è pimpante, e ricco di buoni spunti. Cala un po' dopo l'ora di gioco e viene sostituito: el Diablo però può diventare un protagonista in questa seconda parte di campionato (dal 25' st CAPELLI 6,5 Un altro che rientra - dopo l'infortunio - e reclama spazio mostrando qualità: sgasate, cross e tiri verso la porta)
BORTOLUSSI 5,5 Nell'attacco a due perde centralità e spazi: ne risente l'incisività. Boseggia dice di no pure a lui quando con il tacco devia un tiro di Capelli. E' l'unica conclusione degna di nota, anche perché di testa, nel finale, prima non impatta un bel traversone, poi colpisce alto da posizione favorevole.
SPAGNOLI 5,5 Grida vendetta il piattone, in area piccola, che al 56' Boseggia intercetta con i piedi: pare però più errore suo che intervento decisivo del portiere. Tanto lavoro sporco e più di qualche sportellata lo rendono meno pericoloso in zona gol.
ANDREOLETTI 6 Stupisce con una nuova veste tattica, il 4-4-2, che il suo Padova sembra interpretare bene: vuoi per le occasioni da rete accumulate, vuoi per i relativi rischi corsi. Da affinare però il lavoro e l'intesa tra le due punte, che a volte sembrano pestarsi i piedi. Pollice su anche per i cambi: Fusi, a rischio espulsione, sostituito in un amen, Capelli e Favale rivitalizzano le fasce al momento opportuno. La sua squadra però sbatte su un portiere in stato di grazie, e lui non può che rammaricarsi per il pari.

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