Prima doppietta in maglia biancoscudata per l'ecuadoregno Varas, che con i suoi due gol ha regalato i tre punti al Padova: “Sono contento per i due gol, poi se ti portano la vittoria la felicità è maggiore. Era una partita difficile sotto tanti aspetti, siamo comunque stati bravi ad indirizzarla dalla nostra parte. Abbiamo rischiato qualcosina, ci sta, ma l'importante era vincere. Il gol di testa? Era uno schema in realtà, dovevo attaccare il primo palo e la sfera doveva essere lunga, mi è arrivata e l'ho colpita bene. Poi il gol d'esterno è stato d'istinto, non avevo molto spazio e ho calciato così com'era. Diciamo che il Lecco mi porta bene, anche quando ero alla Pergolettese ho fatto doppietta a loro segnando anche di testa.”

L'ANALISI Dopo i due gol di Varas, il Padova ha avuto diverse occasioni per chiuderla definitivamente ma poi, dopo un'ora di gioco, il Lecco è uscito e ha messo alle corde i biancoscudati: “In effetti abbiamo smesso di giocare - ammette Varas - ce lo siamo ripetuto anche tra di noi a fine gara, abbiamo sbagliato, lo sappiamo ma va bene cosi ora. Siamo stati fortunati, da domani pensiamo alla Triestina. Non abbiamo paura, quando giochi a calcio non devi aver paura, dobbiamo essere lucido e capire i momenti. Dobbiamo essere più maliziosi in certe situazioni e soffrire meno. Mancano poche partite, il campionato è quasi finito e credo che ciò che conti ora sia il risultato, per ora va bene così”.

REBUS RUOLO Da centrocampista a mezz'alta, passando per la trequarti, Varas prova a decifrare così il suo vero ruolo: "Io fin dal ritiro in estate ho dato disponibilità al mister di giocare dove lui voleva. Fa parte di me essere duttile e cerco di dare il massimo. Ovvio che in alcune partite faccio più fatiche, ma sono sempre stato sul pezzo, sapevo che avrei avuto più opportunità